Tribunale saudita condanna 330 terroristi affiliati ad al Qaeda
Gli imputati hanno ordito una serie di attentati che hanno insanguinato il regno tra il 2003 e il 2006. Un estremista è stato condannato a morte, altri al carcere o ai domiciliari. È il primo processo per terrorismo in Arabia Saudita.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Il tribunale penale saudita ha condannato 330 militanti di al Qaeda, sotto processo perché coinvolti in una serie di attentati che hanno insanguinato il Paese dal maggio 2003 al 2006. È il primo processo per terrorismo in Arabia Saudita; un estremista è stato condannato a morte, altri a pene detentive o agli arresti domiciliari.
 
Fra i capi di accusa a carico degli imputati l’appartenenza a “gruppi deviati” (così viene definita al Qaeda nel regno, ndr), il sostegno e il finanziamento di attività terroriste, l’invio di militanti nelle aree di guerra e il tentativo di cospirazione per creare il caos e minare la sicurezza nel Paese.
 
Nell’ottobre 2008 Nayef bin Abdul Aziz, Ministro saudita degli interni, aveva annunciato l’incriminazione di 991 sospetti di appartenere alla rete del terrore di Osama Bin Laden. Ieri le prime condanne da parte del tribunale, che ha anche assolto un gruppo di imputati senza però specificarne il numero. I giudici hanno inoltre stabilito che gli accusati potranno appellarsi alla sentenza.
 
Il processo contro i fondamentalisti di al Qaeda rappresenta un cambiamento significativo per l’Arabia Saudita, in passato restia a combattere in maniera aperta il terrorismo per timore di ritorsioni delle frange radicali.
 
Dal maggio del 2003 gli estremisti islamici hanno sferrato più di 30 attacchi nel regno musulmano conservatore, nei quali sono morti 90 civili e 74 membri delle forze di sicurezza. I feriti civili sono stati 439 e 657 fra gli agenti di polizia. Le autorità avrebbero inoltre sventato altri 160 attentati; fra gli obiettivi vi erano uffici governativi e caserme delle forze dell’ordine.