La prima protesta di stranieri in Cina: nigeriani contro la polizia a Guangzhou
Braccati dalla polizia due nigeriani sono saltati dal secondo piano di un edificio. Uno è morto, l’altro è grave. Almeno 200 africani hanno bloccato la stazione delle forze dell’ordine. Alla base di tutto: il problema dei visti, cancellati per motivi di sicurezza prima del 1° ottobre, festa dei 60 anni della Repubblica popolare cinese.

Hong Kong (AsiaNews/ Agenzie) – La morte di un nigeriano, in fuga da un controllo poliziesco sui visti, ha dato origine a quella che si pensa possa essere la prima protesta di stranieri in Cina. Almeno 200 africani hanno circondato una stazione di polizia portando il corpo del morto e chiedendo spiegazioni alle forze dell’ordine.

Dopo che il morto, Emmanul Egisimba, è stato portato all’ospedale, gli africani dimostranti hanno bloccato l’entrata della stazione di polizia e la strada adiacente. Il fatto curioso è che secondo gli africani – in maggioranza nigeriani – il loro amico è morto; invece la polizia dice che non vi è stato alcun decesso.

Testimonianze raccolte dal South China Morning Post, dicono che Egisimba e un altro nigeriano, in visita a un centro commerciale, hanno cominciato a correre quando la polizia ha cercato di fermarli per controllare i loro visti. I poliziotti li hanno rincorsi e bloccati al secondo piano dell’edificio. Con ogni probabilità Egisimba si è gettato dall’altezza di 18 metri per sfuggire alla cattura, ma ha trovato la morte schiacciandosi al suolo. Anche l’altro nigeriano si è buttato e ha riportato gravi fratture.

La polizia ha dichiarato che il nigeriano “stava svolgendo cambi di valuta illegale”. Cercando di uscire dalla finestra e scendendo dall’edificio, si è fatto male a una spalla ed è stato portato all’ospedale. Anche “un altro straniero” – continua la dichiarazione – si è ferito in modo grave saltando dall’edificio.

I dimostranti si lamentano che in prossimità dei festeggiamenti per i 60 anni della repubblica popolare cinese, i loro visti non ottengono alcuna estensione per motivi di sicurezza.

Secondo l’Accademia delle scienze sociali di Guangzhou, nella città vi sono almeno 20 mila africani, ma ve ne sono molti altri illegali. Essi sono dediti al commercio, comprando merce a basso costo direttamente dalle fabbriche del Guangdong.