Contro il divieto, l’opposizione manifesta a Teheran
È prevista per oggi la commemorazione dei morti del mese scorso, durante le manifestazioni contro l’elezione di Ahmadinejad. Venti arrestati saranno processati per “minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza”. Sono accusati di collusione con i Mujaheddin-e-Khalq.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) – I leader iraniani dell’opposizione hanno deciso di tenere oggi la manifestazione a ricordo degli uccisi nel mese scorso, anche se le autorità lo hanno proibito. La manifestazione dovrebbe essere una commemorazione a 40 giorni dalla morte di coloro che sono stati uccisi in seguito alle dimostrazioni di condanna delle elezioni, giudicate truccate, che hanno portato alla rielezione di Ahmadinejad.

La cerimonia prevede la lettura di alcuni brani del Corano. Fra i morti che saranno ricordati, vi è Neda Agha Soltan, 27 anni, una ragazza che è stata uccisa il 20 giugno scorso, la cui morte, filmata con un cellulare, ha scosso l’opinione pubblica mondiale. Neda è stata uccisa mentre guardava le proteste e non vi stava partecipando. Il video della sua morte (v. foto), diffuso via internet l’ha resa una specie di simbolo del movimento di opposizione ad Ahmadinejad e alla guida suprema Khamenei.

Sotto pressione dell’opinione pubblica e a causa della tensione all’interno della leadership, il governo iraniano ha rilasciato 140 prigionieri delle sommosse del mese scorso, e si è augurato di liberare quasi tutti gli arrestati entro il 7 di agosto.

Ma almeno venti degli arrestati subiranno un processo, a partire dal 1° agosto. Questo gruppo è accusato di “minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza” e di “aver legami con gli ipocriti”, il nome con cui si definiscono i “mujaheddin del popolo (Mujaheddin-e-Khalq)”, movimento guerrigliero di opposizione in esilio.

Essi sono pure accusati di aver usato bombe, armi da fuoco e granate, di aver attaccato le forze di sicurezza e i gruppi Basij, i “volontari della rivoluzione”.