Teheran proibisce il pellegrinaggio alla Mecca per paura dell’influenza suina
In Iran vi sono già 145 casi di influenza, quasi tutti importati dalla Mecca. In Arabia saudita aumentano le misure per ridurre la potenza del virus. Proibito il pellegrinaggio a donne incinte e a persone con problemi cronici a cuore, reni, fegato, polmoni, o segnati da diabete, obesità e ipertensione.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Il governo iraniano ha deciso di proibire ogni pellegrinaggio alla Mecca durante il mese di Ramadan (22 agosto – 19 settembre) per il rischio di diffusione dell’influenza suina fra i pellegrini della Kaaba.

Mohammad Bagher Lankarani, ministro della sanità, ha dichiarato che “il comitato per la prevenzione del virus H1N1 ha deciso che l’ultimo pellegrino iraniano deve lasciare l’Arabia saudita prima dell’inizio del Ramadan”.

Il ministro ha anche comunicato che in Iran vi sono più di 145 casi di influenza suina e la maggioranza di essi è costituita da pellegrini di ritorno dalla Mecca.

Nel regno saudita più d 600 persone sono affette dal virus H1N1 e finora vi sono state 6 morti.

L’Arabia saudita ha deciso di rilasciare visti d’entrata solo a persone dai 12 a 65 anni, escludendo anche donne incinte e persone con problemi cronici a cuore, reni, fegato, polmoni, o segnati da diabete, obesità e ipertensione. Oltre a stock di antivirali, le autorità consigliano di fare il pellegrinaggio indossando una maschera chirurgica per evitare infezioni e trasmissioni del virus.

In Iran l’influenza suina si sta diffondendo, anche se non vi è per ora nessun decesso. Ogni anno vi sono centinaia di migliaia di iraniani che decidono il pellegrinaggio alla Mecca.

Di per sé, il mese del grande pellegrinaggio alla Kaaba comincia quest’anno il 19 novembre, ma tutto l’anno – e soprattutto durante il Ramadan, che è un periodo di festa – si può effettuare il “piccolo pellegrinaggio”, l’Omra.