Strage di fedeli sciiti: 27 morti e decine di feriti a Mosul e Baghdad
A Mosul una bomba ha colpito i fedeli all’uscita dalla tradizionale preghiera del venerdì. Nell’attacco sono morte 21 persone, circa 70 feriti. A Baghdad colpiti i pullman di pellegrini di rientro da Kerbala, dove un milione di musulmani sciiti ricordano la nascita dell’ultimo imam.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – È di 27 morti e decine di feriti il bilancio di una serie di attentati in Iraq, tra Mosul e Baghdad. Le vittime di oggi si aggiungono al morto e ai tre feriti registrati nella tarda serata di ieri, mentre la comunità musulmana sciita celebra una delle festività principali.
 
A Mosul, nel nord del Paese, lo scoppio di una bomba ha colpito la locale moschea turcomanna sciita. Nell’esplosione sono morte 21 persone; altre 70 sono rimaste ferite. Secondo alcuni testimoni, un ordigno “piazzato in un’auto parcheggiata nei pressi della moschea” è scoppiato all’uscita dei fedeli, che avevano appena compiuto la tradizionale preghiera del venerdì.
 
A Baghdad, invece, una serie di attentati ha colpito i pellegrini che, a bordo di pullman, rientravano nella capitale. Oggi a Kerbala più di un milione di musulmani sciiti si sono riuniti per festeggiare la nascita di Mohammed al-Mehdi, dodicesimo e ultimo imam sciita. Una prima bomba ha colpito un mezzo all’ingresso di Sadr City, quartiere sciita di Baghdad; il bilancio è di tre i morti e otto i feriti. Un’altra bomba è scoppiata al passaggio di un minibus a est della capitale, causando due morti e nove feriti.
 
In passato i fedeli sciiti riuniti a Kerbala sono stati vittima di diversi attentati. Le forze di sicurezza hanno stanziato più di 20mila agenti a protezione dei pellegrini.
 
Il festival rappresenta un banco di prova per il governo del premier Nouri al-Maliki, che ha assicurato il controllo del territorio e promesso la sicurezza dei pellegrini.