Faisalabad, messa di suffragio per i martiri di Gojra
di Sarah John
La diocesi ha ricordato in cattedrale le sette vittime cristiane, massacrate il primo agosto scorso dagli estremisti islamici. Padre Yaqoob: hanno sacrificato la loro vita “per la fede in Cristo”, che “va oltre la morte”. In tutto il Paese messe e preghiere per le minoranze perseguitate.
Faisalabad (AsiaNews) – I cristiani di Faisalabad hanno celebrato una messa di suffragio per i martiri di Gojra. La funzione si è tenuta il 9 settembre scorso nella cattedrale dei Ss Pietro e Paolo ed è stata organizzata da padre Yaqoob Yousaf, direttore del Centro diocesano per la catechesi, con la collaborazione della locale comunità di Sant’Egidio.
 
Alla messa hanno partecipato anche i membri dell’equipe pastorale della parrocchia di San Paolo a Jaranawala, guidata da padre Yaqoob, le suore domenicane, le suore francescane e una nutrita rappresentanza di fedeli della diocesi. Una gigantografia che ritraeva i volti delle persone uccise è stata posizionata vicino all’altare; molti hanno acceso una candela e offerto fiori (nella foto), in segno di amore e gratitudine per le vittime.
 
Il 30 luglio scorso migliaia di fondamentalisti islamici hanno assaltato il villaggio di Koriyan, bruciando 51 case cristiane. Il primo agosto, almeno 3mila estremisti hanno preso di mira la comunità cristiana di Gojra, bruciando vive sette persone (tra cui due bambini e tre donne) ferendone 19 e incendiando un centinaio di abitazioni.
 
Durante l’omelia p. Yaqoob ha sottolineato “il coraggio della gente di Gojra” che ha “sacrificato la propria vita per testimoniare la fede cristiana”. “Questo tipo di attacchi e l’uccisione dei cristiani – ha aggiunto il sacerdote – non sono una novità per la Chiesa, perché la storia è piena di testimonianze di martiri, che hanno donato [con il loro sacrificio] una nuova vita alla Chiesa”. Egli ha infine aggiunto che “la morte non potrà mai vincere la nostra fede in Cristo”.
 
Nelle ultime settimane in diverse chiese e parrocchie del Pakistan si sono celebrate messe e preghiere per ricordare i morti e tutte le minoranze perseguitate a causa della loro fede.