La diocesi di Nakhon Sawan festeggia il suo nuovo vescovo
di Weena Kowitwanij
Il 12 settembre oltre 5000 fedeli tra cui molti tribali della diocesi Nakhon Sawan hanno accolto mons. Joseph Phibun Visitnonthachai. Attraverso il motto “Dio è amore” egli ha ricordato loro l’esempio dell’amore di Cristo morto in croce per salvarci dai nostri peccati.

Bangkok (AsiaNews) –“L’amore deve essere l’oggetto del dare e del ricevere secondo l’esempio di Gesù”. Questo l’invito rivolto il 12 settembre ai fedeli della diocesi Nakhon Sawan dal nuovo vescovo mons. Joseph Phibun Visitnonthachai in occasione del suo insediamento.

La cerimonia, avvenuta nel giorno dedicato al Santissimo nome di Maria, è stata celebrata nello stadio di Nakhon Sawan dal cardinale Michael Michai Kitbunchu insieme a 13 vescovi e al nunzio apostolico mons. Salvatore Pennacchio. Alla celebrazione hanno partecipato  200 sacerdoti e oltre 5000 fedeli, tra cui vari rappresentanti di gruppi tribali.

Mons. Visitnonthachai è Nato nel 1946 a Nonthaburi a nord della capitale, in una famiglia povera. Nel 1957 entra nel seminario di Bangkok, retto in quel tempo dall’attuale card. Kitbunchu ed è ordinato sacerdote il 17 marzo del 1974. In questi anni è stato sottosegretario della Conferenza episcopale della Thailandia, segretario della Caritas thailandese e della Commissione per i migranti e prigionieri. Il papa lo ha nominato vescovo il 19 giugno. Egli è il quinto vescovo della diocesi e sostituisce mons.  Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij nominato arcivescovo di Bangkok.

Durante la celebrazione il neo-vescovo ha affermato che “quando mons. Pennacchio mi ha chiamato per comunicarmi la decisione del pontefice, sono rimasto sorpreso, riflettendo sui miei peccati. Egli  mi ha detto che nella diocesi di Nakhon Sawan  vi erano pochi cattolici, molte religioni e gruppi etnici. Lui mi ha esortato a non avere paura e che questa era una chiamata del Signore alla quale io dovevo rispondere facendo del mio meglio”.

Mons. Visitnonthachai ha scelto come motto “Dio è amore” (1 Gv. 4,16), ricordando l’esempio dell’amore di Gesù  che “oltraggiato non rispondeva con oltraggi e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la causa a Colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati sul legno della croce, perché non più vivendo per il peccato vivessimo per la giustizia”. (1 Pt. 2: 23, 24)

Raccontando il suo percorso sacerdotale, iniziato con la decisione a 11 anni di divenire seminarista, egli ha ringraziato  il card. Kitbunchu, di cui era stato allievo ai tempi del seminario ricordandone l’ esempio di vita quale  “fondamento per la sua vocazione”.   

Egli ha anche ricordato i suoi genitori grazie ai quali ha compreso che la “povertà non è una sofferenza ma una benedizione del Signore attraverso la quale egli ci chiama per essere un esempio di combattenti per le molte famiglie povere del mondo e mostrare loro come superare gli ostacoli”.

La diocesi di Nakhon Sawan, costituita nel 1967, è la più estesa del Paese e comprende  13 province e una popolazione di otto milioni di persone. I cattolici sono 15.993 e si dividono in 28 parrocchie. Al suo interno vivono ancora numerose tribù legate ai culti animistici e spesso nei villaggi sono presenti sia un sacerdote che uno sciamano.