La Cina costruirà la sua prima centrale nucleare all’estero
L’industria cinese si afferma sempre più nella costruzione di impianti nucleari, come alternativa alla inquinanti centrali energetiche a carbone. Le sue ditte cercano ed estraggono uranio in tutto il mondo e ora esportano anche la loro tecnologia.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La China Guangdong Nuclear Power Holding (Cgnp) sarà la prima ditta cinese a costruire un impianto nucleare all’estero. Lo ha annunciato il 18 settembre Xiang Weidong, direttore per gli affari esteri della ditta, nel corso del summit tra i massimi responsabili del nucleare cinese.

Xiang non ha detto dove sorgerà l’impianto, ma il sito web dell’azienda parla di una lettera di intenti firmata un anno fa con la Bielorussia per cooperare nel settore nucleare. Proprio un anno fa lo Stato ex sovietico ha invitato ditte leader di tutto il mondo per la costruzione di un impianto da completare tra il 2016 e il 2018, gara alla quale ha partecipato anche la Cgnp.

La ditta, di proprietà statale, è una delle due che si occupa di tutto il settore dell’energia nucleare cinese e si presenta come la maggior costruttrice mondiale di generatori nucleari. Al momento ha in costruzione 12 reattori in Guangdong, Liaoning e Fujian, per una capacità totale di 12 gigawatt (gw). Ha già attivi impianti nel Guangdong per 4 gw e prevede di portarli a 34 gw entro il 2020.

La Cina sta compiendo un grande sforzo per aumentare la produzione nucleare di energia, come alternativa alle inquinanti centrali a carbone, e conta di passare dai 40 gw del 2005 a 70 gw nel 2020. Proprio per questi obiettivi, la Cgnp è attiva nell’accaparrarsi l’uranio e a dicembre ha formato la joint venture Semizbay Uranium insieme alla statale kazaka Kazatomprom che controlla i ricchi giacimenti del Paese. Si prevede che la joint venture estragga 550 tonnellate di minerale nel 2009, per arrivare a 1100 tonnellate nel 2010 e 1450 tonnellate tra 2 anni, tutto destinato agli impianti della Cgnp. Quest’anno il fabbisogno stimato di uranio per la Cina è di circa 2mila tonnellate e la Cgnp ha accordi anche con l’Uzbekistan e con ditte australiane per cercare ed estrarre il prezioso metallo in questi Paesi, nonché accordi commerciali e minerari con ditte leader come la francese Areya, la Nukem degli Usa e l’australiana Paladin.