L’export di Tokyo scende del 36%
La domanda mondiale ristagna ancora. Ridotte le esportazioni verso Usa, Cina e Europa. I segni positivi del secondo trimestre dovuti allo stimolo governativo. Anche le importazioni sono in discesa. La compagnia aerea Jal chiede per la quarta volta i sussidi dal governo.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Le esportazioni del Giappone sono scese per l’11° mese consecutivo rendendo più lontano il superamento della crisi economica.

L’export è sceso del 36% in un anno; lo scorso luglio la perdita era del 36,5%. Le cifre sono state fornite oggi dal ministero delle Finanze. Tutte le analisi stanno ad indicare che i segni positivi registrati nel secondo trimestre erano più dovuti agli stimoli dati dal governo, che non a un vero e proprio superamento della crisi.  Secondo gli esperti, il recupero nelle esportazioni è ancora molto lento, dato che la domanda mondiale è debolissima.

L’economia giapponese è molto provata perché la crisi mondiale ha ridotto di molto la domanda nel settore dell’auto e dell’elettronica. Le esportazioni verso gli Usa sono diminuite in un anno del 34,4%; quelle verso la Cina (il mercato più grosso per il Giappone) del 27,6%; le vendite in Europa sono scese del 45,9%.

A penalizzare le esportazioni, vi è pure un apprezzamento del 7% dello yen rispetto al dollaro, avvenuto negli ultimi sei mesi.

Anche le importazioni sono in discesa: meno 41,3% nell’arco di un anno.

Una vittima illustre di questa crisi è la compagnia di bandiera giapponese. La Japan Airlines, la più indebitata delle compagnie aeree asiatiche, ha chiesto per la quarta volta dal 2001 un sostegno dal governo. Lo scorso giugno aveva ricevuto il terzo. Nel primo trimestre del 2009 , la Jal ha avuto perdite per 99 miliardi di yen (circa 740 milioni di euro), la più grande negli ultimi sei anni. La crisi economica hanno ridotto di molto i viaggi turistici e quelli in business.