L’Iran ha un secondo impianto di arricchimento dell’uranio
Crescono i timori che Teheran sia più vicino alla costruzione di una bomba nucleare. La Cina sempre fredda sull’inasprimento delle sanzioni. L’arringa di Netanyahu all’Onu.

Vienna (AsiaNews/Agenzie) – L’Iran ha un secondo impianto di arricchimento per l’uranio. Lo ha rivelato la stessa Teheran in una lettera all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Finora l’Iran aveva sempre dichiarato di avere solo un sito per l’arricchimento dell’uranio, a Natanz. L’impianto di Natanz, controllato dall’Aiea, ha portato ad escludere l’idea che Teheran stia preparando armi nucleari. Ma questa nuova rivelazione -  resa pubblica oggi da anonimi diplomatici - fa temere che l’Iran sia più vicino alla costruzione di una bomba nucleare.

Le autorità iraniane hanno sempre rivendicato che il loro programma ha carattere pacifico, ma i Paesi occidentali e una parte della comunità internazionale temono che Teheran stia sviluppando armi atomiche.

La notizia della lettera all’Aiea emerge a pochi giorni dall’incontro dei 5 + 1 (Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia, Cina e Germania) per verificare che l’Iran abbia fermato il suo programma nucleare. Se questo non è avvenuto, diversi membri del Consiglio di sicurezza vorrebbero rafforzare le sanzioni contro Teheran. Russia e Cina si sono sempre opposti all’indurimento delle sanzioni, ma due giorni fa il presidente Medvedev si è mostrato più possibilista.

La Cina invece, continua a rifiutare le sanzioni e chiede un maggior impegno diplomatico.

Le nuove sanzioni dovrebbero bloccare anche le forniture di benzina raffinata all’Iran. Per il mese di settembre, Pechino ha fornito a Teheran 30-40 mila barili al giorno di benzina.

Ieri, parlando all’Assemblea generale dell’Onu, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato l’acquiescenza dei Paesi mondiali verso l’Iran. “La lotta contro l’Iran – ha detto – è quella della civiltà contro la barbarie… La Storia potrebbe tornare indietro se il fanatismo da primitivi acquisisce armi letali”.