Il santuario della Madonna di Madhu avrà 43 nuove statue, dono dei fedeli del sud
di Melani Manel Perera
Realizzate in fibra di vetro ed alte quasi due metri serviranno per le 14 stazioni della Via Crucis. L’iniziativa promossa da cattolici di Jaela, Weligampitiya, Wewala e Kandana. Gli oltre 200 km di viaggio delle statue, da Colombo a Madhu, sono stati una lunga processione in città e villaggi con la partecipazione di cattolici e non solo.
Colombo (AsiaNews) – Sono attese per oggi, 1à ottobre, le 43 statue per le 14 stazioni della Via Crucis del santuario di Nostra Signora di Madhu, dono dei cristiani del sud al santuario nazionale che si trova nella zona per anni travagliata dalla guerra.
 
L’idea di donare le statue per la Via Crucis del Santuario è di Jayalath Jayawardana, medico e parlamentare del Jayalath Jayawardena. Fedele della parrocchia di Weligampitiya a Colombo, il noto politico ha coinvolto nel progetto i cattolici delle zone di Jaela, Weligampitiya, Wewala e Kandana.
 
Il dott. Jayalath racconta: “Ho fatto quel che potevo fare per rendere il più alto onore alla Vergine Maria. Avendo notato che la Via Crucis del Santuario di Madhu era ormai consumata, ho deciso che dovevo rispondere a questo bisogno della chiesa e dei pellegrini. Così ho scritto al vescovo di Mannar, ho ottenuto il suo permesso e la sua benedizione per questa grande iniziativa”.
 
Il trasporto delle 43 statue, realizzate in fibra di vetro ed alte quasi due metri, è stato possibile grazie da una nota azienda del Paese, la Demo, che ha donato 17 veicoli nuovi per il viaggio. Gli oltre 200 km da Colombo a Madhu sono stati un'unica lunga processione. Il passaggio delle statue, esposte sui furgoni, è stato accolto con momenti di preghiera e segni di devozione popolare lungo tutto il percorso che unisce la capitale al Santuario nazionale. Nostra Signora di Madhu, da oltre 400 anni, è meta di pellegrinaggio dei fedeli di tutto il Paese e solo con la fine della guerra tra esercito e Tigri tamil è ritornata accessibile a tutti.
 
La mattina del 28 settembre l’arcivescovo di Colombo, mons. Malcom Ranjith, ha benedetto le 43 sculture alla presenza di rappresentanti del governo, membri del parlamento, sacerdoti e monaci buddisti. Il regalo per il santuario di Madhu ha poi toccato la località di Ja-ela Sekkuwatte ed il Gonsalvez College di Pamunugama il 29, la cattedrale di St. Mary nella diocesi di Chilaw il 30, ed oggi è attesa alla destinazione dopo aver attraversato Anuradhapura e Medawachchiya. Tutte le tappe hanno visto la partecipazione di folti gruppi di fedeli di ogni età ed estrazione sociale.
 
P. Gamini Silva, docente di Teologia al seminario nazionale dello Sri Lanka, ha partecipato alla processione delle statue al Gonsalvez College di Pamunugama. Ad AsiaNews racconta: “Questa è un’occasione davvero bella che offre un esempio dell’unità possibile tra nord e sud del Paese. La processione delle statue attraverso villaggi e città non ha incontrato nessun ostacolo di tipo religioso, politico e etnico”. Aggiunge p. Silva: “A Pamunugama la gente ha costretto il corteo ad avanzare molto lentamente perché tutti volevano rendere onore alle statue e mostrare il loro amore. È stata una benedizione per tutti i cittadini dello Sri Lanka, non solo per i cattolici”.