Pyongyang riprenderà i dialoghi sul nucleare. Ma con qualche condizione
Kim Jong-il vuole che si rafforzino anche i dialoghi bilaterali con gli Stati Uniti. La visita di Wen Jiabao ha strappato la Corea del Nord dall’isolamento e dalla durezza delle sanzioni.

Pyongyang (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord è desiderosa di ritornare ai dialoghi a sei, ma vuole anche che i dialoghi bilaterali con gli Stati Uniti abbiano qualche progresso.

Kim Jong-il, il leader nordcoreano, ha dato l’annuncio della volontà di ripresa dei dialoghi salutando il premier cinese Wen Jiabao a conclusione della sua visita a Pyongyang.

L’agenzia nordcoreana Kcna riporta che Kim ha dichiarato di “essere pronti a dialoghi multilaterali, in funzione dei risultati dei dialoghi” fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti.

Secondo la Kcna, Kim ha affermato  che “gli sforzi per giungere alla denuclearizzazione della penisola [coreana] rimangono immutati”.

I dialoghi a sei (fra Corea del Nord, del Sud, Cina, Russia, Giappone e Stati Uniti) procedono a singhiozzo dal 2003, nel tentativo di convincere Pyongyang ad abbandonare il suo programma nucleare in cambio di aiuti alimentari ed energetici. Lo scorso aprile la Corea del Nord si era ritirata dai dialoghi “in modo permanente”, dopo che le Nazioni Unite l’avevano condannata per il lancio di un missile a lunga gittata. Dopo un indurimento delle sanzioni internazionali, Pyongyang ha compiuto in maggio il suo secondo esperimento nucleare.

Gli Stati Uniti hanno già espresso la loro buona volontà per i dialoghi bilaterali, ma solo se conducono alla denuclearizzazione della penisola.

Gli incontri di questi giorni fra il premier cinese e il “caro leader” sono stati calorosi in modo spettacolare con abbracci, baci, spettacoli teatrali e cene, dove “un’amichevole atmosfera di amicizia – secondo la Kcna - ha riempito fino all’orlo il rapporto dall’inizio alla fine”

La visita di Wen Jiabao in questi giorni – per celebrare i 60 anni di rapporti diplomatici fra le due nazioni – ha strappato la Nordcorea dall’isolamento. Le ultime sanzioni decretate dall’Onu hanno messo in grande difficoltà il Paese: sono bloccati prestiti e trasferimenti di denaro e molte navi nordcoreane vengono bloccate nei porti asiatici per ispezione.

Pechino è il maggior partner economico di Pyongyang e i due Paesi sono legati da un mutuo accordo di difesa dal 1961.

Per molti analisti, le dichiarazioni di Kim Jong-il sono soltanto parole. L’agenzia sudcoreanaYonhap afferma che la Nordcorea sta facendo ripartire il reattore nucleare di Yongbyon, chiuso durante i dialoghi a sei.