Mosca: arrestati gli assassini di Stanislav Markelov e Anastasia Baburova
Sono una 24enne ed un 29enne, legati a gruppi dell’estrema destra ultranazionalista. L’omicidio dei due attivisti per i diritti umani risale al gennaio scorso. Markelov e la Baburova indagavano sulle violenze compiute dai soldati russi in Cecenia.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – La polizia russa ha arrestato due persone, accusate degli omicidi di Stanislav Markelov, avvocato e attivista per i diritti umani, e Anastasia Baburova, giornalista free lance del quotidiano Novaya Gazeta.
 
I due fermati sono la 24enne Yevgenia Khasis ed il 29enne Nikita Tikhonov, ex-militante del movimento di estrema destra Unita nazionale russa. Entrambi sono incriminati secondo l’art. 105 del codice penale russo: “omicidio di due o più persone”. L’omicidio di Markelov e della Baburova risale al 19 gennaio scorso (Vedi AsiaNews, 20/01/2009, “Assassinati un avvocato e una giornalista: indagavano sui crimini in Cecenia”). Secondo indiscrezioni provenienti dagli ambienti della polizia, la Khasis avrebbe fatto il palo, mentre Tikhonov sarebbe stato l’esecutore materiale dell’omicidio, sparando con un silenziatore alla testa delle due vittime.
 
La polizia ha affermato che i due (nella foto il momento dell’arresto) sarebbero coinvolti anche nell’omicidio dello studente azzero Ruslan Khalilov, ucciso a Mosca il 3 settembre scorso. Nikita Tikhonov, membro del gruppo  ultranazionalista di estrema destra United team-88 sarebbe responsabile anche dell’omicidio di Alexander Riukhin, ucciso nel 2006 nella stazione della metropolitana moscovita di Domodedovo. Stanislav Markelov era il rappresentante legale della famiglia Riukhin al processo.
 
Parenti e colleghi delle vittime chiedono ora la pubblicazione dei risultati delle indagini che incriminano Khasis e Tikhonov, depositate presso la Corte del distretto di Basmanny. Markelov e la Baburova erano impegnati in indagini sulle violenze compiute dai soldati di Mosca in Cecenia. I due erano stati uccisi all’uscita di un incontro sulla decisione della corte di Ulyanovsk di concedere la libertà Yuri Budanov, primo militare russo condannato per le violenze contro la popolazione nella repubblica caucasica. Markelov era l’avvocato nominato dalla famiglia di Kheda Kungayeva, 18enne cecena uccisa nel marzo 2000 da Budanov.