Il generale Fonseka si dimette. Forse si candida alla presidenza
di Melani Manel Perera
Con una lettera di cinque pagine il protagonista della vittoria militare sui ribelli tamil annuncia il suo ritiro in polemica con il governo. Il generale accusa Rajapaksa di voler smantellare l’esercito e di non saper garantire la pace promessa al Paese ed ai profughi.
Colombo (AsiaNews) - Il Generale Sarath Fonseka (foto) si è dimesso dal ruolo di comandante della Difesa dello Sri Lanka. Uno dei principali protagonisti della vittoria sulle Tigri tamil abbandona le forze armate di Colombo in polemica con il governo guidato da Mahinda Rajapaksa.
 
Dopo la disfatta dei ribelli del Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte), Fonseka è stato spostato ad un puro incarico di rappresentanza, quello di comandante della Difesa.
 
Per molti commentatori l’annuncio dell’addio all’esercito di Fonseka preannuncia la sua discesa in politica in vista delle presidenziali del 2010 nelle quali il generale sfiderebbe lo stesso Rajapaksa.
 
Il governo non ha ancora risposto ufficialmente alle dimissioni di Fonseka che ha manifestato l’intenzione di ritirarsi il 1° dicembre, in anticipo rispetto alla fine del suo mandato che termina il 18 dicembre. “Ho le mie ragioni”, ha detto il generale annunciando la sua decisione presentata al governo con una lettera di cinque pagine dove spiega nel dettaglio i motivi della sua scelta.
 
Nella lettera, datata 12 novembre, emergono amarezza e polemica. Fonseka rivendica i meriti della vittoria sulle Tigri Tamil e lamenta il trattamento ricevuto dopo la fine della guerra. Definisce lo spostamento a comandante della Difesa come una mancanza di rispetto per i suoi 40 anni di servizio. Egli accusa l’esecutivo di Colombo di voler smantellare l’esercito che ha conseguito la vittoria storica sui ribelli e di rimuovere gli uomini più validi, e a lui più legati, dagli incarichi sino ad oggi ricoperti.
 
Fonseka menziona anche la situazione dei rifugiati di guerra accusando il governo e l’attuale leadership militare di non essere in grado di garantire agli Internally Displaced People il futuro di pace che lui stesso aveva promesso ai profughi con la fine del conflitto.
 
Rispondendo alle domande su una sua prossima candidatura alle presidenziali, Fonseka ha affermato: “So che il mio nome viene fatto un po’ ovunque”. Ma poi ha aggiunto: “L’autenticità di queste voci dovrebbe essere verificata chiedendo agli autori che le riportano ”.
 
Sarath Fonseka è conosciuto come forte sostenitore del nazionalismo singalese e più di una volta ha rilasciato dichiarazioni in cui ha definito la maggioranza che abita l’isola come l’unico vero popolo dello Sri Lanka .
 
Ad ottobre, in un recente viaggio privato negli Stati Uniti, il generale ha rischiato di essere convocato dall’autorità Usa per rispondere dei crimini di guerra contro i civili compiuti dai militari durante il conflitto. Fonseka aveva respinto le accuse.  Già allora il generale si era detto pronto a lasciare l'uniforme per entrare in politica se l’esecutivo di Rajapaksa non fosse riuscito a sfruttare la fine della guerra con le Tigri per rilanciare l'economia, chiudere in modo definitivo con il periodo del terrorismo e assicurare vera pace al Paese.