Le Chiese d'Asia accanto al Papa nell'anniversario del pontificato

Anche protestanti e musulmani di Indonesia e Pakistan vicini al Santo Padre.


Roma (AsiaNews) – Esempio per i missionari, motivo di incoraggiamento per le Chiese perseguitate o sotto attacco, speranza per i fedeli, esempio anche per i credenti di altre religioni, voce profetica. E' l'immagine di Giovanni Paolo II che si delinea nelle voci delle Chiese d'Asia, raccolte da AsiaNews nel giorno del ventiseiesimo anniversario della sua elezione al pontificato

Cina. Mons. Zen: rappresenta la nostra fede, ma non potremo festeggiarlo

"In questa giornata di festa voglio ringraziare il Papa per la guida eucaristica; egli ha dato grande speranza alla chiesa cinese perchè è in lui che la gente ha sempre trovato la forza per vincere le difficoltà. Noi gli siamo molto grati". "Tutti noi cattolici cinesi sappiamo che il Papa ha un amore particolare per la Cina, che ricorda tutti i giorni nelle preghiere. Noi confidiamo nella sua preghiera. Il Papa rappresenta la fede cattolica: per noi è essenziale essere uniti al Papa e seguire il suo insegnamento…questa è la fortuna di noi cattolici"  In Cina naturalmente non ci saranno festeggiamenti, perché "la persecuzione in Cina è focalizzata in particolar modo proprio sulla fedeltà al Papa. Il Papa sa che i fedeli cattolici di tutta la chiesa cinese, sia in quella clandestina che in quella ufficiale, vogliono stare in comunione con lui. La speranza più grande per i cattolici cinesi è che un giorno possano liberamente stare in contatto con lui".

Iraq. Patriarca di Baghdad: lo sentiamo vicino con la preghiera

Nel giorno dei nuovi attentati contro chiese cristiane a Baghdad, il patriarca cattolico Caldeo Emmanuel Delly sottolinea la "vicinanza" che Giovanni Paolo II fa sentire ad una Chiesa che insieme con i musulmani  vivono questi drammatici giorni del loro Paese.

"Noi preghiamo con tutto il cuore per il nostro Papa che da 26 anni ci è vicino; in particolare in questi ultimi anni il Santo Padre prega in modo speciale per tutto il popolo irakeno, senza distinzione fra i cristiani e i mussulmani. Il Papa chiede la pace per questo paese che è caro al suo cuore". "Il Papa ha espresso il suo desiderio di visitare l'Iraq, ma il regime di Saddam non gli ha mai aperto le porte; nonostante tutto lui ha amato questo paese e continua ad amarlo. Egli prega per questo antico paese e per i suoi abitanti: noi siamo riconoscenti al nostro Santo padre che sta facendo di tutto, di tutto per dare la pace a questo pezzo di terra".  "Noi gli auguriamo di continuare il suo lavoro apostolico per il bene di tutta l'umanità e per il bene degli uomini". 

Georgia. Mons. Pasotto: al suo insegnamento guardano anche i non cattolici

Giovanni Paolo II, sottolinea mons. Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico dei latini del Caucaso,  è una figura molto amata dai georgiani, non solo dai cattolici ma da tutti, compresi gli ortodossi, che mostrano di conoscere il suo insegnamento.

"La Georgia è nel cuore del Papa. Proprio di recente ha ricevuto in udienza alcuni ragazzi accolti dalla nostra Caritas e si è commosso parlando con loro. Il Santo Padre è una figura molto amata dai georgiani, non solo dai cattolici ma da tutti, compresi gli ortodossi. Di recente sono stato intervistato da alcuni giornalisti locali che mi citavano vari documenti del Papa, segno che il suo magistero è letto e conosciuto anche fuori dalla Chiesa. Il ricordo della sua visita a Tbilisi è ancora molto vivo. Per celebrare il pontificato di Giovanni Paolo II come cattolici georgiani abbiamo organizzato a giugno scorso una solenne cerimonia alla quale hanno partecipato il presidente Mikhaïl Saakashvili e il patriarca ortodosso Ilia II. In quell'occasione è stato distribuito un volume che raccoglie tutti i discorsi del Papa durante il suo viaggio in Georgia e la lettera apostolica Orientale Lumen tradotta in lingua georgiana.

Tajikistan. Padre Avila: esempio per tutti i missionari

La piccola comunità cattolica del Tajikistan (2mila fedeli su 6 milioni di abitanti) trasmette per bocca di padre Carlos Avila, superiore della Missio Sui Iuris del Tajikistan "l'amore filiale al Santo Padre, nel quale abbiamo sempre visto un modello vivente del Buon Pastore, esempio per tutti i missionari. In Asia, e anche in Tajikistan, l'universalità della Chiesa è sempre più conosciuta grazie anche al ministero del Vicario di Cristo. Il Papa è stato il primo missionario in Taijikistan con la sua visita nel 1997 ed è un esempio concreto della vitalità missionaria della Chiesa nel nostro tempo. Vogliamo dire grazie al Santo Padre per il suo fervore ed entusiasmo missionario, per la sua magnanimità e lucidità di fronte alle grande sfide del mondo moderno".

Pakistan. Mons. Anthony Lobo: profeta dei nostri tempi

"Giovanni Paolo II è un profeta dei nostri tempi". In occasione del 26° anniversario del suo pontificato, mons. Lobo, vescovo di Islamadab-Rawalpindi rivolge i più sentiti auguri al Santo Padre: "Preghiamo Dio che gli conceda sempre salute e forza. Il Papa è un simbolo di fede e di speranza per il mondo. Il Papa è lo strumento con il quale Dio parla agli uomini: Dio ci invita al dialogo, alla tolleranza e in un clima generale di guerre e di violenze il messaggio del Papa acquista un valore essenziale". Il vescovo di Islamabad afferma che "il Santo Padre è un modello di fede, di pace e di amore per tutti. ".

Pakistan. Mons. Lawrence Saldanaha: simbolo di pace

"Il Papa ha sempre affermato il valore essenziale della pace e del dialogo fra le religioni. Il papa è un simbolo di pace per noi e per il mondo interno". Questo il messaggio di mons. Saldanaha, arcivescovo di Lahore e presidente della conferenza episcopale indonesiana.

Mons. Saldanaha ricorda i festeggiamenti dello scorso anno: "In occasione dei 25 anni di pontificato del Santo Padre ero a Roma e ho ricevuto una croce speciale donata come simbolo della nostra unione con le chiese del mondo".

Indonesia. Padre Teri Pinambun: uomo di missione

"Il Papa ha sempre sottolineato tre valori fondamentali della fede cattolica: la profonda spiritualità, la preghiera quotidiana ed l'Eucarestia". P. Teri Pinambun evidenzia il grande carisma del Santo Padre: "Giovanni Paolo II è un uomo di Dio e nel suo pontificato ha sempre affermato il valore e la dignità dell'essere umano".

Pakistan. Khabir Azad: ha promosso il dialogo fra le religioni

Maulana abdul Khabir Aza, Imam della moschea di Badshahi (Lahore), ricorda l'ammirazione del padre per il Papa: "Mio padre aveva più volte espresso il desiderio di incontrarlo a Roma". L'Imam apprezza lo sforzo di Giovanni Paolo II teso al dialogo fra le diverse confessioni religiose e prega per la sua salute perché "nel 21° secolo dovremo costruire, cristiani e musulmani, un mondo di pace e di libertà religiosa".

Indonesia. Solahuddin Wahid: è un dono di Dio

"Quello che mi colpisce è la grande compassione e la forza con cui ha sempre affermato i valori della tolleranza, della pace e del dialogo". Solahuddin Wahid co-presidente del Nadhlatul Ulama, la più vasta associazione musulmana indonesiana, sottolinea che "egli è un amico dei musulmani di tutto il mondo, perché ha sempre mostrato amicizia e rispetto verso i fedeli di tutte le religioni. Giovanni Paolo II è un dono speciale che Dio ha voluto concedere all'umanità".

Indonesia. Nathan Setiabudi: è una persona speciale

"Giovanni Paolo II è una persona davvero speciale, con una personalità forte e una profonda attenzione ai valori della vita". Nathan setiabudi, presidente dell'Unione Indonesiana delle Chiese (PGI), sottolinea il contrasto fra la fragilità causata dalla malattia e la forza che deriva dalla fede: "I cattolici hanno la fortuna di avere un grande leader perché si è sempre adoperato per preservare l'umanità e i suoi valori spesso dimenticati in quest'epoca così buia e segnata da guerre e violenze".