Centinaia di persone rapite nell'indifferenza delle autorità

Commissione asiatica per i diritti umani: il bilancio totale è di 1430 persone scomparse, ma le cifre reali potrebbero essere 7 volte superiori.


Hong Kong (AsiaNews) – Nelle scorse settimane "centinaia di persone, fra le quali molti bambini, sono state rapite in Nepal, ma le autorità non fanno nulla per fermare i sequestri e i criminali rimangono impuniti". Lo denuncia un recente rapporto della Commissione asiatica per i diritti umani (AHRC) con sede a Hong Kong.

L'AHRC sottolinea che "se non verranno adottate misure per fermare i sequestri, il paese potrebbe registrare uno dei peggiori casi di sparizioni di massa della storia". L'associazione umanitaria specifica inoltre che "le sparizioni riguardano, in particolare, villaggi e quartieri della periferia di Kathmandu".

Una Commissione nepalese per i diritti umani ha documentato 1430 casi di sparizioni misteriose in questi anni, ma secondo osservatori, le cifre reali potrebbero essere ben 7 volte superiori.

L'AHRC denuncia inoltre il disinteresse della comunità internazionale: "La mancanza di un controllo e di un intervento esterno nel paese ha permesso il moltiplicarsi delle violazioni dei diritti di base". Secondo l'AHRC "sono indispensabili risposte concrete per porre fine a questa perdita incontrollabile di vite umane". L'ong auspica l'intervento delle Nazioni Unite e dei gruppi che si interessano di torture e di detenzioni illegali.

Dietro ai sequestri si sospetta la mano dell'esercito reale nepalese (RNA) e dei maoisti, impegnati da tempo in un sanguinoso conflitto contro il governo di Kathmandu. In molti casi è stato dimostrato il coinvolgimento dell'RNA nei sequestri di persona, ma i familiari delle vittime non sporgono denuncia per paura di ritorsioni. Del resto le autorità nepalesi non offrono aiuto e collaborazione alle famiglie dei sequestrati anche quando il sequestro viene denunciato. "La polizia non registra i casi di sparizione – prosegue la denuncia dell'AHRC. Le autorità non intervengono e sbattono la porta in faccia a quanti chiedono giustizia. Questo è un segnale evidente della mancanza di legalità nel paese".

I sostenitori delle famiglie colpite, compresi alcuni attivisti per i diritti umani, sono stati più volte minacciati da militanti maoisti e dell'RNA.  Nei giorni scorsi le famiglie di 125 scomparsi hanno cominciato lo sciopero della fame al Ratna Park, nel centro di Kathmandu, per manifestare contro le sparizioni dei propri congiunti, ma la polizia ha interrotto la protesta con l'uso della forza.