Papa: Quaresima, il mondo si migliora incominciando da se stessi, cambiando con la grazia di Dio
Benedetto XVI invita i fedeli a iniziare l’itinerario quaresimale vincendo le tentazioni del bisogno materiale, dell’inganno del potere e dei miracoli spettacolari, a imitazione di Gesù, che ci libera “dal fascino ambiguo di progettare la nostra vita a prescindere da Dio”. Da stasera fino al 27 febbraio il papa e la Curia romana partecipano agli esercizi spirituali, predicati dal salesiano don Enrico dal Covolo.
Città del Vaticano (AsiaNews) – All’Angelus della prima domenica di Quaresima, i 40 giorni che precedono la Pasqua, Benedetto XVI ha spiegato il significato di questo periodo: un “tempo di rinnovamento spirituale”, con un impegno personale perché “il mondo si migliora incominciando da se stessi, cambiando, con la grazia di Dio, ciò che non va nella propria vita”.
 
In questo i fedeli seguono l’esempio di Gesù che ha lottato “in prima persona contro il Tentatore, fino alla Croce”. “Cristo – ha detto il papa - è venuto nel mondo per liberarci dal peccato e dal fascino ambiguo di progettare la nostra vita a prescindere da Dio”.
 
Il pontefice ripercorre le tentazioni di Gesù (narrate nel Vangelo della messa di oggi, Luca 4, 1-13): la prima, che “prende origine dalla fame, cioè dal bisogno materiale”; la seconda, con “l’inganno del potere, che Gesù smaschera e respinge”; la terza, in cui “il Tentatore propone a Gesù di compiere un miracolo spettacolare”.
 
“Riferendosi sempre alla Sacra Scrittura – spiega il papa -  Egli [Gesù] antepone ai criteri umani l’unico criterio autentico: l’obbedienza alla volontà di Dio. Anche questo è un insegnamento fondamentale per noi: se portiamo nella mente e nel cuore la Parola di Dio, se questa entra nella nostra vita, possiamo respingere ogni genere di inganno del Tentatore. Inoltre, da tutto il racconto emerge chiaramente l’immagine di Cristo come nuovo Adamo, Figlio di Dio umile e obbediente al Padre, a differenza di Adamo ed Eva, che nel giardino dell’Eden avevano ceduto alle seduzioni dello spirito del male”.
 
“La Quaresima – conclude Benedetto XVI - è come un lungo ‘ritiro’, durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio, per vincere le tentazioni del Maligno. Un tempo di ‘agonismo’ spirituale da vivere insieme con Gesù, non con orgoglio e presunzione, bensì usando le armi della fede, cioè la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la penitenza. In questo modo potremo giungere a celebrare la Pasqua in verità, pronti a rinnovare le promesse del nostro Battesimo”.
 
Egli ha poi domandato alla Vergine Maria perché “interceda in particolare per me e i miei collaboratori della Curia romana, che questa sera inizieremo gli Esercizi Spirituali”.
 
Infatti, dalle 18 di stasera fino al 27 febbraio, tutta la curia insieme al papa si radunerà ogni giorno nella cappella Redemptoris Mater per gli esercizi spirituali quaresimali, predicati da don Enrico dal Covolo, sdb, sul tema: “Lezioni di Dio e della Chiesa sulla vocazione sacerdotale”.