Isolamento e lavori forzati per Nguyen Dan Que
L'attivista per i diritti umani è  malato e ha bisogno di cure. Un appello dai suoi familiari.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Il Vietnam inasprisce le condizioni di detenzione per Nguyen Dan Que, noto attivista per i diritti umani. Il medico 62enne, da anni obiettivo della repressione del governo, è stato trasferito in una zona isolata nella giungla di Thanh Hoa, quasi 2mila km a nord di Saigon e più di 200 a sud di Hanoi. Lo ha reso noto la sorella, Quan Nguyen, preoccupata per le gravi condizioni di salute del detenuto, malato di ipertensione, ulcera e calcoli renali. Il campo di Lam Son, dove si trova ora Dan Que, è noto per essere un campo di lavori forzati per criminali.

Dan Que ha già scontato più di 20 anni di prigione, torture e arresti domiciliari a causa dei suoi appelli pubblici per un sistema politico multipartitico e la fine della censura in Vietnam. L'ultima volta è stato arrestato il 17 marzo 2003: aveva inviato ad un parente via internet un documento, nel quale sosteneva la necessità di riforme politiche e garanzie per i diritti umani in Vietnam. Lo scorso 29 luglio, è stato condannato a 2 anni e mezzo di carcere per "abuso di libertà democratiche anti-governative".  La sorella dell'attivista ha raccontato in che modo le autorità hanno disposto del trasferimento: "hanno avvertito la moglie di Que di portare più medicine e soldi perché lo stavano trasferendo lontano da Saigon. Lui non sapeva nulla. In questo modo vogliono isolarlo nella speranza di mettere a tacere la sua voce". Dopo il trasferimento le autorità vietnamite hanno rifiutato di concedere alla moglie il permesso per visitare il marito; il viaggio richiede comunque più di 2 giorni. Non è possibile parlare con lui telefonicamente e in molti temono la non curanza dei carcerieri verso la sua salute precaria.

Dan Que, oltre ad essere il fondatore del movimento "High tide of Humanism" (in italiano, "La marea dell'Umanesimo") è un medico da sempre impegnato a favore dei poveri. Ha istituito una clinica basata sul lavoro di volontari, si è battuto per il miglioramento del sistema carcerario, per i diritti umani e per le minoranze etniche nel paese. Quest'anno l'Accademia delle Scienze di New York gli ha assegnato il premio Pagels, per i diritti umani degli scienziati. La motivazione: "Per il suo sforzo nel cercare di migliorare la vita quotidiana della gente e promuovere una transizione pacifica verso la democrazia e la libertà in Vietnam".

Il Vietnam è attualmente uno dei membri della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Esso ha ratificato la Convenzione internazionale sui diritti politici e civili che, in base all'articolo 19, protegge il diritto individuale di "dare, ricevere e scambiare  informazioni o idee di ogni genere e tipo senza limiti di frontiere, sia oralmente, in forma scritta o stampata, o attraverso ogni altro mezzo di comunicazione." (MA)