Il petrolio kazako arriverà a Trieste
I presidenti di Kazakistan e Romania studiano come far passare il petrolio per il Caucaso fino al Mar Nero, imbarcarlo per il porto rumeno di CostanZa e poi fino a Trieste. Astana vuole affrancarsi da Mosca e la Romania diventare la porta per l’Europa.

Astana (AsiaNews/Agenzie) – Una nuova via per il petrolio kazako verso l’Europa, “attraverso il Caucaso meridionale, dal Kazakistan attraverso il Mar Caspio fino a Baku, poi attraverso l’Azerbaigian fino alla Georgia, al Mar Nero e poi fino in Romania”. Da lì il viaggio proseguirà per oleodotto fino a Trieste. E’ quanto ha detto di voler realizzare  il presidente kazako Nursultan Nazarbayev, dopo i colloqui di ieri ad Astana col presidente rumeno Traian Basescu, tornato oggi in Romania.

Il petrolio può viaggiare per Azerbaigian e Georgia tramite gli oleodotti esistenti, fino al Mar Nero. Qui imbarcarsi nel porto georgiano di Batumi in cisterne per il porto di Costanza in Romania, da dove può riprendere il viaggio per oleodotto verso Trieste. Astana potrebbe così affrancarsi dalla dipendenza dagli oleodotti russi, per i quali passa quasi tutto il suo petrolio verso l’Occidente. Nazarbayev si è detto “interessato al progetto e d’accordo col presidente [Basescu] per lavorare insieme e dare indicazioni in proposito alla compagnie petrolifere”.

Basescu ha aggiunto che “la Romania comprende molto bene la necessità del Kazakistan di aprirsi la possibilità di esportazione al vasto mercato dell’Unione Europea” ed “è  pronta a collaborare mettendo a disposizione le proprie infrastrutture: ferrovie, trasporti via terra, la via fluviale del Danubio… e il Mar Nero.”

Anche se i 2 leader non hanno parlato di date, analisti osservano che la strada per il Caucaso meridionale era già studiata dal Kazakistan, ma era stata accantonata per il conflitto tra Russia e Georgia dell’agosto 2008. Ora che i rapporti tra i 2 Stati vanno verso una normalizzazione, il progetto torna attuale.

Il Kazakistan cerca nuove vie per il suo greggio anche in previsione del forte aumento della produzione per il 2012-13, quanto inizierà l’estrazione dai giganteschi giacimenti di Kashagan e la produzione si prevede passi dagli attuali 1,5 milioni a 3 milioni di barili al giorno. Dal 2008 è sorta una collaborazione tra la kazaka petrolifera KazMunaiGas e la rumena Rompetrol che si occupa di raffinazione e distribuzione.