Una laurea per “nonna Hai”, che combatte per i poveri
di Weena Kowitwanij
L’università Ramkhamhaeng ha conferito un diploma honoris causa in Scienze politiche a Hai Khanchanta, che nel 1977 ha lanciato una battaglia durata 30 anni contro le requisizioni forzate delle terre dei Baan Natan. Nel 2009, una sentenza le ha dato ragione.

Bangkok (AsiaNews) – “Sono molto contenta di aver finito il mio corso di studi con questa laurea ad honorem. Sono nata in una famiglia molto povera, e gli unici attestati che ho conquistato sono quelli che dà la vita. Nella mia vita ho sempre creduto nella giustizia, e ho lottato per la mia terra. Oggi insegno ai miei nipoti l’importanza dell’istruzione, l’unica strada per vivere meglio e per aiutare la propria nazione”. Sono le parole con cui Hai Khanchanta, 81 anni, ha accolto la laurea honoris causa consegnatale ieri dall’università Ramkhamhaeng.

“Nonna Hai”, come viene chiamata nella provincia di Ubon Rajtani, ha combattuto per 30 anni (e ha vinto) contro le requisizioni forzate delle terre della comunità Baan Natan, un gruppo etnico cacciato dal governo nell’ambito della costruzione del bacino di Huoylha. La laurea in Scienze politiche le è stata riconsociuta “per il suo sforzo continuo per la giustizia, ma sempre nell’ambito della legalità”.

Kim Chaisansuk, relatore della laurea, spiega: “Nonna Hai ha combattuto contro difficoltà e privazioni sia per guadagnarsi da vivere che per il benessere della sua comunità. Oggi opera nell’ambito dell’Assemblea dei contadini orientali, che chiedono giustizia a Bangkok”. I progetti di sviluppo della provincia, infatti, rischiano di distruggere le coltivazioni di riso che sono alla base della micro-economia locale: gli abitanti del posto non hanno alternative per sopravvivere.

Vanchai Srinualnad, dirigente di polizia e membro della Commissione nazionale per i diritti umani, aggiunge: “La neo-laureata è un ottimo esempio di pazienza e di tenacia. È un simbolo per tutti coloro che vivono in povertà, una dimostrazione di come l’istruzione sia alla base delle vittorie sociali e civili che fanno grande un Paese”.

Il primo appello presentato da “nonna Hai” contro le requisizioni risale al 1977. La sentenza che le dà ragione, e che impone al governo di risarcire le popolazioni colpite dal bacino idrico, è datata 22 settembre 2009.