Fa discutere i musulmani indiani il "divorzio via email"

New Delhi (AsiaNews/SCMP) – Un musulmano indiano che vive negli Stati Uniti ha divorziato via email dalla moglie che risiede in India. Il fatto ha suscitato discussioni e polemiche fra religiosi e studiosi islamici.

Un musulmano, infatti, per divorziare dalla moglie deve dire o scrivere per 3 volte il talaq, la formula di ripudio. Ma Rubab Anwar – un indiano residente negli Usa – ha comunicato il suo talaq alla moglie, Rahat Iqbal, solo via email. I 2 sono sposati dal 1998, ma appena un mese dopo il matrimonio il marito l'aveva lasciata per andare a vivere in America, promettendo a sua moglie di inviarle a breve un permesso di soggiorno, che però non è mai arrivato. Al suo posto la scorsa settimana la donna si è vista recapitare la dichiarazione di divorzio.

La vicenda ha suscitato discussioni fra gli studiosi sulla validità dei divorzi rapidi, permessi in India ma vietati in molti Paesi islamici. Questo tipo di divorzio permette di ripetere il talaq 3 volte, come richiesto, contemporaneamente, invece che nei tre mesi previsti. "Il triplo talaq è valido a tutti gli effetti" afferma Kalid Rashid, noto esperto di islam. "Ma si deve verificare l'autenticità della comunicazione perché essa potrebbe essere suscettibile di abuso".

La signora Anwar vuole provare l'autenticità del messaggio. Alcuni esponenti musulmani le hanno già dimostrato appoggio affermando che, dal momento che l'email non ha una firma, la donna deve chiamare il marito per sapere con sicurezza se è stato lui ha spedire il messaggio per posta elettronica.

Sullo stesso problema la Malaysia si è già premunita vietando il divorzio per sms, email o via fax.