Da gennaio 76 morti e 13mila persone infettate dalla dengue
di Melani Manel Perera
Epidemiologi e sindacati della sanità accusano il governo di non avere le risorse per arginare la trasmissione della febbre tropicale in vista della stagione delle piogge. Il virus è provocato dalle punture di zanzara e ogni anno miete in Asia e in Africa decine di migliaia di vittime, durante e dopo la stagione delle piogge.

Colombo (AsiaNews) – Gli epidemiologi del Dengue Eradication Program avvertono sul rischio di diffusione della febbre tropicale Dengue in vista della stagione delle piogge. Da gennaio ad aprile il virus ha già colpito oltre 13.500 persone e provocato la morte di 76 pazienti. Essi accusano il governo di non aver preso le misure necessarie per arginare la trasmissione della febbre tropicale come l’acquisto di insetticidi e la diffusione di un’adeguata informazione tra la popolazione.       

Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den 1, – den 2, den – 3, den – 4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzara che a loro volta hanno punto una persona infetta. La malattia si manifesta come una febbre molto alta e in alcuni casi provoca emorragie che conducono alla morte. Essa è diffusa nei Paesi tropicali e subtropicali e agisce durante e dopo la stagione delle piogge. Il Sud est Asiatico è una delle regioni più colpite dalla dengue con oltre 100mila casi registrati ogni anno. A tutt’oggi non esiste un vaccino in grado di debellare il virus. La misura preventiva più efficace consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore della malattia. Esse possono essere uccise attraverso l’utilizzo di insetticidi come il Bacillus thuringiensis israelensis (Bti), o eliminando i ristagni d’acqua nelle aree abitate. Per questo motivo è fondamentale una adeguata prevenzione tra la popolazione.

Secondo i membri dei sindacati della sanità il ministero della salute è impreparato ad affrontare il problema e il suo personale non ha l’esperienza sufficiente per formare un Task force in grado di gestire la situazione.  

Di recente Paba Palihawadane, responsabile dell’Unità di epidemiologia del ministero, ha organizzato in collaborazione con studiosi cubani una sperimentazione per verificare l’efficacia in Sri Lanka del Bti. Considerato il successo della ricerca, egli avrebbe importato in gennaio 30 litri di insetticida per iniziare una produzione in loco. Ma a tutt’oggi le partite di Bti non sono state ancora utilizzate dal governo, nonostante il rapido diffondersi della dengue.

Maithripala Sirsena, Ministro singalese della salute, si è giustificata assicurando in futuro l’importazione del Bti, sottolineando però la parziale efficacia dell’insetticida. Ma tale affermazione è in parte confutata da un rapporto dei ricercatori cubani, che giudica invece il Bti come l’unico rimedio efficace contro la diffusione della zanzara portatrice della dengue.

Intanto gli epidemiologi del  Dengue Eradication Program invitano la popolazione a tenere pulite case e giardini e a collaborare con le autorità, in vista della stagione delle piogge e di un aumento dei casi di febbre tropicale. L’area più a rischio è la penisola di Jaffna (Nord del Paese), ricca di acque stagnanti e dove la presenza di campi profughi privi di alcuna norma igienica non fa che aumentare la diffusione del virus.