West Aceh: raid e posti di blocco della polizia contro jeans e gonne attillate
Da ieri, la polizia speciale per l’applicazione della sharia costringe donne e ragazze della città di Meulaboh a coprire l’abbigliamento incriminato con tuniche conformi all’islam. Gli agenti hanno acquistato oltre 20mila tuniche da distribuire gratis nei luoghi pubblici. Polemiche di musulmani moderati e attivisti per diritti umani.

Jakarta (AsiaNews) – Le donne del distretto di West Aceh non potranno più indossare jeans e gonne attillate, considerate indecenti e contro l’islam. Da ieri nella città di Meulaboh la Wilayatul Hisbah  (polizia speciale per l’applicazione della sharia), gira per le strade costringendo chi indossa l’abbigliamento incriminato a vestire una tunica adeguata alle norme islamiche. Le restrizioni riguardano anche gli uomini, che non possono indossare i pantaloncini corti nel Paese tropicale.

Ramli Mansur, responsabile del distretto, afferma: “Per far applicare la sharia, la polizia speciale farà nei prossimi giorni dei veri e propri raid contro qualsiasi donna che offende la legge islamica”. Egli aggiunge che gli agenti hanno acquistato oltre 20mila tuniche da distribuire nei luoghi pubblici e  creato una serie di posti di blocco lungo le vie d’accesso alla città, per fermare anche i viaggiatori. 

La manovra è frutto delle nuove norme di applicazione della legge islamica introdotte a partire da dicembre 2009. Essa ha suscitato le polemiche di musulmani moderati e attivisti per diritti umani, che vedono l’applicazione della legge islamica come una forma di terrorismo.   

La provincia di Aceh, famosa meta turistica, è anche la provincia dove si applica la sharia. In questi anni la gran parte delle restrizioni islamiche sono state applicate per volontà delle autorità religiose islamiche. L’attuale governatore Irwandy Jusuf è uno degli ex leader del Free Aceh Movement Group (Gam), movimento per l’indipendenza dell’isola e negli anni si è sempre opposto all’applicazione della sharia nella provincia. (M.H.)