Vescovi e parlamentari: libertà religiosa e di pensiero, tesori nazionali in Indonesia
di Mathias Hariyadi
Una delegazione guidata da Taufik Kiemas ha visitato i prelati nella sede della Conferenza episcopale. Laicità dello Stato, Costituzione e “unità nella diversità” i valori base per combattere il fondamentalismo. Nei prossimi giorni i parlamentari incontreranno anche leader musulmani moderati.
Jakarta (AsiaNews) – Preservare i “tesori nazionali” dell’Indonesia, fra cui la Pancasila, la Costituzione e il valore della “unità nella diversità”, che costituiscono una ricchezza per il Paese. È l’impegno comune assunto da vescovi indonesiani e una delegazione di parlamentari, durante un incontro nella sede della Conferenza episcopale a Central Jakarta.
 
Dalla dichiarazione di Indipendenza del 17 agosto 1945, l’Indonesia ha sancito la nascita di uno Stato laico fondato su Cinque principi base (la Pancasila), che “garantiscono il pieno rispetto delle diversità culturali” e dei diritti umani. Essi sono i cinque pilastri del nazionalismo laico e sottolineano l’importanza di valori universali quali la libertà di espressione e di religione.
 
In Indonesia è ammessa la pratica di cinque religioni, riconosciute a livello ufficiale: islam, taoismo, buddismo, induismo e cristianesimo. Tuttavia, la crescita di una frangia fondamentalista interna, che preme per l’introduzione della legge islamica – la shariah –, rischia di minare il valore della laicità alla base dello Stato. Dal 2002, ad esempio, in alcune parti della provincia di Aceh la shariah ha sostituito l’ordinamento giuridico statale. Per scongiurare derive estremiste e rafforzare il concetto di “unità nella diversità”, un gruppo di Parlamentari indonesiani ha visitato la sede della Conferenza episcopale indonesiana (KWI) e, nei prossimi giorni, incontrerà i leader di Nahdlatul Ulama (NU), la più importante organizzazione musulmana moderata del Paese.
 
La delegazione della People’s Consultative Assembly (MPR RI) era guidata da Taufik Kiemas, marito della ex presidente Megawati Soekarnoputri e presidente dell’assemblea. Vescovi e parlamentari hanno sottolineato l’importanza di proteggere i “tesori nazionali” e mantenere il Pancasila come valore politico fondamentale di base. Mons. Johannes Pujasumarta Pr, segretario generale KWI, affida ai parlamentari il compito di “assicurare il mantenimento di valori così importanti” a garanzia del “pluralismo alla base della società indonesiana”. Essi, aggiunge il prelato, devono contare sul “sostengo dei vescovi” e sull’impegno della società civile.
 
Insieme alla Pancasila, i leader cattolici e i parlamentari indonesiani hanno ribadito il valore della Costituzione del 1945, il principio dell’indivisibilità della Repubblica di Indonesia (NKRI) e il valore racchiuso nel motto latino “E pluribus unum”, che rivendica l’unità nella diversità delle anime che costituiscono la nazione.