Wen Jiabao: “Condanniamo gli atti contro la pace” della penisola coreana
Il premier cinese in visita a Seoul garantisce: “Non daremo rifugio ai responsabili di atti contro la stabilità nella penisola coreana”. Il riferimento è a Pyongyang, sempre più isolata dopo l’affondamento della corvetta Cheonan.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Pechino “condanna tutti gli atti destinati a distruggere la pace e la stabilità nella penisola coreana. Per i responsabili di gesti simili non vi sarà rifugio alcuno”. Lo ha detto questa mattina il premier cinese Wen Jiabao, in visita di Stato in Corea del Sud, dove ha incontrato il presidente di Seoul Lee Myung-bak e il premier giapponese Fukyo Hatoyama.

La Cina ha dunque “abbandonato al suo destino” lo storico alleato nordcoreano. Wen, parlando di “atti contro lo pace”, si riferiva all’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan e alla conseguente morte di 46 marinai. Secondo un’inchiesta indipendente internazionale, l’affondamento è stato provocato da un missile sparato dal regime comunista.

Fino ad ora, i risultati dell’inchiesta erano stati accettati da Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud. Pechino aveva invitato alla calma, invocando l’uso della diplomazia nel rapporto con Pyongyang. Il prossimo passo è ora la richiesta alle Nazioni Unite di “sanzioni severissime” contro la Corea del Nord: il documento verrà portato il prossimo 31 maggio al Palazzo di Vetro.

Quella di Wen a Seoul è la seconda visita nel Paese, ma la prima dopo la firma del patto di collaborazione strategica tra Cina e Corea del Sud avvenuto nel 2008. Nei tre giorni di permanenza, il premier parteciperà al terzo incontro a tre tra Cina, Giappone e Corea del Sud nell’isola di Jeju.

Ma la Corea è soltanto la prima tappa di un tour di visite ufficiali in Asia, che lo porterà in Giappone, Mongolia e in Myanmar. Secondo quanto riferito dal vice ministro degli esteri Zhang Zhijun in conferenza stampa, la visita nel Paese “vuole sollecitare la nascita di una zona di libero scambio con la Corea del Sud e aumentare la cooperazione nei settori dell'istruzione, della ricerca, della cultura e del turismo”.