Al neo-presidente Aquino il compito di raggiungere la pace con il Milf
Dopo sei anni, la Arroyo non parteciperà ai dialoghi con i ribelli islamici. Ma continuerà a sostenere la politica di dialogo dal Congresso. Il mandato della Arroyo scade il 30 giugno. Poi sarà Benigno Aquino a cercare un cessate il fuoco a Mindanao, teatro da 40 anni di una guerra fra esercito e separatisti.
Manila (AsiaNews/ Agenzie) – Dopo sei anni di negoziati, la presidente Gloria Macapagal Arroyo non parteciperà ai prossimi incontri in programma con il Moro Islamic Liberation Front (Milf). L’annuncio è arrivato ieri a Kuala Lumpur, in occasione del Forum internazionale per il dialogo, e precede di poche settimane la fine del mandato di governo, che scadrà il 30 giugno prossimo. Tuttavia, la presidente continuerà a sostenere la politica del dialogo dalle fila del Congresso, grazie al seggio conquistato nelle elezioni del 10 maggio.
 
“Come presidente – ha affermato la Arroyo – ho combattuto ogni giorno dal mio ufficio per portare la pace in questa grande isola. Continuerò a fare questo fino al termine del mio mandato e forse anche dopo dalle file del Congresso, approvando quelle leggi che considererò necessarie per una pace duratura a Mindanao”. Nei giorni scorsi i leader dei ribelli hanno già riconosciuto Benigno Aquino come nuovo interlocutore.
 
In attesa della conferma del voto, Aquino ha iniziato a stilare il programma dei primi sei mesi di governo. Esso annovera tra le priorità il raggiungimento di un accordo definitivo con i ribelli e nuove politiche di sviluppo per l’isola. “La prossima amministrazione – afferma Teresita Quintos Deles, consulente per i dialoghi del futuro governo – inizierà con il rivedere il budget di fondi per il 2010. Verificherà l’adeguata disponibilità di denaro necessari ai beni di prima necessità nei campi profughi, alla ricostruzione delle abitazioni e dare una nuova possibilità di sviluppo alle famiglie sfollate”. La Deles sottolinea che il governo Aquino dovrà fare i conti con il grosso buco finanziario creato dalle precedenti legislature.  
 
La regione di Mindanao a maggioranza musulmana è da oltre 40 anni teatro di un conflitto tra esercito filippino e gruppi estremisti islamici. Il Milf reclama il secolare dominio musulmano dell’isola, per istituire uno Stato islamico indipendente. Dopo 10 anni di tregua, gli scontri sono ripresi nel 2008 proprio a causa delle frizioni presenti all’interno della coalizione del governo Arroyo, provocando oltre 750mila sfollati tra cristiani e musulmani e diverse centinaia di morti. Nel settembre 2009 a Kuala Lumpur, in Malaysia, Milf e autorità hanno riaperto le trattative per la fine del conflitto, ma a tutt’oggi nessuna delle due parti ha firmato un accordo definitivo.