Filippine senza pane per lo sciopero di 5 mulini
Le aziende coprono il 50% del fabbisogno nazionale di farina. Esse minacciano il blocco delle vendite per protestare contro l’abbassamento dei prezzi imposto dal Dipartimento di commercio e industria delle Filippine.

Manila (AsiaNews/ Agenzie) – Lo “sciopero” di cinque aziende produttrici di farina crea il panico nelle Filippine, che da lunedì potrebbero restare senza pane. I cinque mulini soddisfano circa il 50% del mercato nazionale di farina. Nei giorni scorsi le industrie hanno minacciato per il 15 giugno l’interruzione delle vendite in protesta contro la riduzione dei prezzi da 14 a 11 euro al sacco ordinata dal Dipartimento per il commercio e l’industria delle Filippine (Dti). Al momento il Dti non ha ancora verificato l’effettivo blocco delle vendite, ma oggi la paura si è diffusa tra gli industriali del pane che temono di finire le scorte.

Simplicio Umali, presidente della Gardenia Bakeries Philippines, afferma: “Nei giorni scorsi 5 produttori di farina hanno informato il nostro gruppo la loro intenzione di bloccare le vendite”.  Egli avverte che le scorte della sua azienda iniziano a scarseggiare e basteranno solo per i prossimi tre giorni. “Noi – afferma -  possiamo andare avanti solo fino sabato o domenica, ma se non arriverà la farina non siamo sicuri di riuscire ad avere ancora pane fino a lunedì”. 

Zenaida C. Maglaya, sottosegretario del Dti, dice che il dipartimento verificherà nei prossimi giorni l’effettiva  vendita di farina da parte delle aziende sotto accusa.“Se sarà necessario – afferma – useremo la forza per entrare all’interno degli stabilimenti e compiere le opportune ispezioni”. 

Ric M. Pinca, direttore della Philippines Associations of Flour Millers (Pafmil), rifiuta le accuse e afferma che nessuna azienda ha in realtà bloccato le vendite, nonostante la protesta contro il taglio dei prezzi. Egli sottolinea anche la buona volontà dei produttori nel rispettare le disposizioni del Dti. “Al momento – afferma – non capiamo l’ordine del Dti, ma cercheremo di attenerci alle sue disposizioni”.