Orissa, libero su cauzione politico indù condannato per i pogrom anticristiani
Manoj Pradhan, accusato di diversi omicidi e atti vandalici, è in libertà grazie all’intervento dell’Alta corte dell’Orissa che ha accettato il ricorso in appello. Lo scorso 29 giugno il tribunale locale lo aveva condannato a sette anni di carcere con l’accusa di omicidio. Portavoce e avvocato della diocesi di Cuttack-Bunaneshwar: “Questo fatto farà deragliare la costruzione del processo di pace a Kandhamal”.

Mumbai (AsiaNews) – L’Alta corte dell’Orissa concede la libertà su cauzione a Manoj Pradhan, fondamentalista indù, dopo il ricorso in appello dei suoi avvocati. L’uomo, esponente di spicco del Bjp (Bharatiya Janatha Party), è ritenuto colpevole di omicidi e atti vandalici avvenuti durante i pogrom anticristiani del 2008. La decisione della corte, resa nota il 7 luglio scorso, ribalta il giudizio del tribunale locale di Phulbani, che il 29 giugno ha condannato Pradhan a 7 anni di carcere e 5mila rupie (84 euro) di multa per omicidio.

“È una parodia del sistema giudiziario – afferma p. Dibyasingh P. Parichha, portavoce e avvocato della diocesi di Cuttack-Bunaneshwar - un giudice lo mette in carcere e un altro gli concede la libertà su cauzione”. Secondo il sacerdote questo fatto farà deragliare la  costruzione del processo di pace nel distretto di Kandhamal.

Pradhan, deputato del Bjp, era già stato assolto prima della condanna per 7 capi di imputazione, tra cui tre omicidi. In totale egli è accusato di sette omicidi e sette attacchi incendiari contro i cristiani. Grazie al giudizio dell’Alta corte, egli potrà ora attendere in libertà il proseguimento delle indagini per i restanti capi d’imputazione. (N.C.)