In Afghanistan fioriscono rose al posto dell´oppio
UNDP e  Ong tedesche: oltre 40 mila rose nel paese per sradicare coltivazioni di papavero


Kabul (AsiaNews) - In Afghanistan fioriranno rose al posto di papaveri da oppio. Più di 100 contadini nella provincia sud orientale di Ningharhar hanno deciso di abbandonare le piantagioni illegali di papaveri per campi di rose. La produzione di olio di rosa, componente chiave per i profumi, potrebbe sostituire quella di oppio, per  la quale l´Afghanistan è al primo posto a livello mondiale. Grazie al progetto promosso dall´Ong tedesca Agro Action e dell´UNDP (United Nations Development Programme), questo autunno saranno piantate circa 40 mila rose. Le piante arriveranno dalla Bulgaria  e copriranno un´area di 10 ettari. Altre 90 mila saranno piantate la prossima primavera. L´investimento iniziale è stato di 100 mila dollari. L´UNDP dichiara che molti investitori internazionali hanno già espresso "interesse significativo" per il progetto.
Ercan Murat, direttore dell´UNDP in Afghanistan, ha detto che "il progetto mira a sviluppare il settore del privato" in un Afghanistan in via di ricostruzione e rappresenta "la possibilità di inserire il paese in una nicchia di mercato attualmente in crescita". Un´indagine di mercato sulle possibilità dell´olio di rosa, condotta quest'anno da Agro Action e dalla Altai Consulting, ditta con sede a Kabul, individua nei profumi un prodotto d´esportazione con alto potenziale di guadagni. Secondo lo studio, la domanda di olio di rosa dall´industria delle fragranze in Europa e Stati Uniti è alta e gli acquirenti sono in cerca di nuovi fornitori. Le condizioni per realizzare il progetto sono ottimali: l´Afghanistan ha clima e condizioni del terreno adatte alla coltivazione delle rose; l´olio di rose non ha grandi spese di trasporto - peso leggero e volume non ingombrante - ed è una tradizione del paese - fino al 1970 veniva prodotto nella provincia di Kabul. Secondo Agro Action, il "progetto rose" in Afghanistan può rappresentare un mezzo di sussistenza per i contadini locali e, in futuro, un possibile sostituto alle coltivazioni di oppio.
L´Afghanistan è il più grande produttore mondiale di papavero da oppio, da cui si ricava l´eroina. L´80-90% dell´eroina consumata in Europa arriva da questo paese. I guadagni annui si aggirano intorno ai 30 miliardi di dollari, dei quali 2,5 miliardi rimangono in Afghanistan e costituiscono un terzo dell´economia totale del paese. Le coltivazioni coprono oltre 30 mila ettari di territorio. In una nazione dove il reddito annuo pro capite è di circa 186 dollari e solo il 12% della popolazione ha accesso al sistema sanitario, la droga rappresenta una prospettiva allettante. Le coltivazioni di oppio impiegano circa 2 milioni di afghani, che guadagnano 7 dollari al giorno - più del doppio dello stipendio di un afghano medio. Il commercio di droga è fonte di instabilità nel paese e i ricavati finanziano spesso i "signori della guerra" locali e i gruppi terroristici. (MA)