Mons. Paolo Su Yongda, nuovo vescovo di Zhanjiang
Ha scelto come motto il "Duc in altum", la frase che il Papa ha citato per la missione del terzo millennio.

Zhanjiang (AsiaNews/Ucan) – Almeno 2 mila persone hanno partecipato alla cerimonia di ordinazione episcopale di mons. Paolo Su Yongda, avvenuta il 9 novembre scorso a Zhanjiang, nel Guangdong (Cina del sud). Alla cerimonia hanno partecipato anche ospiti da Hong Kong e da Macao.

Il rito si è svolto nella cattedrale di san Vittore, che contiene solo 300 persone; il resto dei fedeli ha potuto seguire la cerimonia nel cortile, grazie a un circuito televisivo interno.

L'ordinazione è stata presieduta dal vescovo Fang Xingyao di Linyi (Shandong). Altri vescovi che hanno partecipato alla funzione sono: mons. Giuseppe Liao Hongqing di Meizhou (Guangdong), e mons. Tan Yanquan, vescovo coadiutore di Nanning (Guangxi). Era presente anche mons. Wu Shizhen, di Nanchang (Jiangxi).

Il nuovo vescovo, mons. Paolo Su Yongda, 49 anni, era da tempo amministratore della diocesi. Come segno di comunione con Giovanni Paolo II ha scelto per motto la frase "Duc in altum", che il Papa ha lanciato come slogan per la sua visione della missione della Chiesa nel terzo millennio (cfr.  Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte, del 6 gennaio 2001). Lo stemma del vescovo rappresenta una barca nel mare aperto, guidata da una colomba (lo Spirito Santo), alta nel cielo; sullo sfondo la Grande Muraglia e dei grattacieli, la Cina di ieri e di oggi.

Il vescovo neo-ordinato ha detto che vuole fare dell'evangelizzazione nelle città la sua priorità assoluta. La diocesi di Zhanjiang ha moti fedeli e molte conversioni nelle campagne, ma per il vescovo è tempo di "sviluppare la chiesa nelle città, con la speranza di attrarre anche persone colte".

La diocesi ha 30 mila cattolici e 5 sacerdoti (uno di oltre 90 anni); 4 seminaristi studiano nel seminario di Wuchang. Il lavoro pastorale è svolto anche da 20 suore presenti e i laici.

I fedeli di Zhanjiang dicono che il nuovo vescovo è una persona che ha a cuore la vita delle persone. Tutti ricordano il modo in cui si è preso cura del suo predecessore, mons. Chen Chu, morto nel 2003, rimasto paralizzato negli ultimi anni di vita. Un fedele ha raccontato che poche ore dopo essere stato ordinato, il nuovo vescovo si è recato a trovare un'anziana suora di 75 anni che, cieca, vive su una carrozzella. Suor Yang aveva pregato Dio di poter vivere fino ad assistere all'insediamento del nuovo vescovo.

Mons. Su ha studiato nel seminario di Wuhan dal 1985. Nel '91 è stato ordinato sacerdote e nel '97 è divenuto parroco della cattedrale.

La chiesa di Zhanjiang, fino alla fine degli anni '80, apparteneva alla diocesi di Beihai (in pronuncia cantonese: Pakhoi, nel Guangdong). In seguito il governo cinese ha ristrutturato le suddivisioni amministrative e ha posto Beihai sotto la provincia del Guangxi, mentre Zhanjiang è rimasta nel Guangdong, divenendo una diocesi a sé stante.

Nell'Annuario Pontificio Zhanjiang fa ancora ufficialmente parte della diocesi di Beihai.