Jakarta, ondata di fatwa contro transessuali, matrimoni a tempo, gossip e banca del seme
di Mathias Hariyadi
Gli ulema chiedono all’ufficio censura di non rilasciare film scabrosi e ai media di non trasmettere gossip. Condannata la banca del seme, autorizzata invece quella del latte materno.

Jakarta (AsiaNews) – Nuova ondata di fatwa in Indonesia da parte del Mui (Indonesian Ulemas Forum). Dopo la diatriba sul caffè degli zibetti, ieri il Mui ha dichiarato “haram” (proibito in senso religioso) il cambiamento di sesso, i matrimoni temporanei, i gossip e la banca del seme. Rimane invece “halal”, permesso, la banca del latte materno.

 Ni’am Sholeh, vice-segretario della Commissione delle fatwa del Mui, ha spiegato che “cambiare sesso in modo intenzionale senza motivazioni scientifiche adeguate non è permesso dalla morale. È invece permesso ai medici far sì che i genitali forniscano migliori prestazioni sessuali. Abbiamo emesso queste fatwa per far attuare la sharia”. In Indonesia non vige la sharia e il divieto proveniente dalle fatwa è solo di tipo religioso, non legale. La Corte suprema indonesiana, infatti, permette di cambiare sesso.

 Gli ulema si sono scagliati anche contro il “matrimonio temporaneo”. Questo è un contratto praticato soprattutto da stranieri provenienti dal Medio Oriente per affari, che per avere un permesso di soggiorno più lungo o per commettere un adulterio con licenza, si sposano per un tempo prestabilito con una donna indonesiana. Il contratto matrimoniale può durare settimane, giorni o anche poche ore.

 “Il contratto matrimoniale è haram perché è una relazione non permanente” ha dichiarato Kiai Hajj Ma’ruf Amin, capo del Mui. “Tutte le volte che questi stranieri tornano ai loro Paesi d’origine, si lasciano le mogli alle spalle”.

 Il Mui ha anche proibito di “guardare, leggere o anche solo ascoltare notizie di intrattenimento sulla cattiva condotta delle celebrità”. In Indonesia il gossip è molto diffuso, tutti i giorni le emittenti televisive trasmettono continui aggiornamenti sulla vita delle celebrità. “Chiediamo con forza all’ufficio della censura di non distribuire film che riguardino queste cose e ai media televisivi di non trasmettere questo genere di notizie” ha detto Sholeh durante la conferenza stampa.

 Infine, il divieto è caduto sulla banca del seme. “Donare o vendere lo sperma - continua Sholeh - è impuro dal punto di vista della morale. È contro la legge islamica perché [può introdurre] una situazione caotica intorno alle origini e all’identità dei neonati”. Autorizzata invece la banca del latte materno, ma solo se c’è accordo tra la madre del bambino e la donna che vuole donare il latte.