Lahore: attentati suicidi contro la comunità sciita. 31 morti e oltre 200 feriti
Gli attacchi sono avvenuti ieri pomeriggio durante una processione della comunità sciita alla quale partecipavano migliaia di persone. Gli attentatori appartengono al gruppo terrorista sunnita Lashkar-e-Jhangvi, che ha rivendicato l’attacco. Gli sciiti accusano le forze dell’ordine di non aver mantenuto la sicurezza. Nella notte sono state assaltate diverse stazioni di polizia.

Islamabad (AsiaNews) – E’ di 31 morti e oltre 200 feriti il bilancio degli attentati suicidi contro la comunità sciita avvenuti ieri pomeriggio a Lahore (Punjab). Gli attacchi, rivendicati dal gruppo terroristico sunnita Lashkar-e-Jhangvi, hanno colpito durante la processione per l’anniversario della morte del profeta Alì, nipote di Maometto e principale autorità spirituale dell’islam sciita. Alla manifestazione partecipavano migliaia di persone. Il governo del Punjab ha indetto tre giorni di lutto in tutta la provincia e al momento ha dislocato forze di polizia e militari per evitare tensioni tra le due comunità.

Secondo i media locali, la prima esplosione è avvenuta verso le 18.50, ora locale, nella zona Karbala Gamay Shah e ha ferito diverse persone. Circa 25 minuti dopo, nelle aree di Bathi Chok e Anarkali, due attentatori suicidi si sono fatti esplodere proprio nel mezzo della folla provocando una carneficina. Al momento vi sono 31 vittime e 200 feriti, di cui decine in gravissime condizioni, che potrebbero far salire il numero dei morti.

Nella notte una folla di musulmani sciiti ha assaltato le stazioni di polizia presenti nei luoghi degli attentati, dando alle fiamme diversi veicoli e scandendo slogan contro le forze dell’ordine, accusate di non aver garantito la sicurezza durante la processione. 

In queste ore, il governo ha inviato a Lahore le forze speciali dell’esercito, per evitare nuovi scontri.