Caritas per gli affamati e gli orfani della Nord Corea

In 9 anni di attività la Caritas Hong Kong ha portato aiuti per 22 milioni di euro. Il bilancio e le sfide del presente.


Hong Kong (AsiaNews/Eda) – La Corea del Nord "riceve aiuti da 9 anni", ma ora intende promuovere "una rete di sviluppo e di sussistenza interna al paese" che sostituisca gli interventi internazionali per situazioni di emergenza. Lo afferma Kathi Zellweger, responsabile dei progetti Caritas ad Hong Kong, che coordina gli aiuti umanitari della Chiesa cattolica alla Corea del Nord.

La responsabile Caritas sottolinea i cambiamenti avvenuti nel paese: "I rapporti fra la comunità internazionale e la Corea del Nord sono difficili, ma la Caritas deve comunque trovare delle forme creative per rinnovare la presenza nel paese". "Il nostro aiuto – afferma Kathi Zellweger – è fondamentale per la sopravvivenza di molti bambini, donne e anziani".

Anche i funzionari dello Stato appoggiano l'operato della Caritas, chiedendo una maggiore presenza dell'associazione sul territorio. "L'impegno della Caritas è apprezzato e la fiducia nei nostri confronti cresce giorno dopo giorno – afferma la responsabile – anche se le autorità locali tendono a nascondere i problemi economici e sociali. Esse mostrano solo la parte migliore del paese ai turisti stranieri di passaggio".

Uno dei problemi maggiori che attraversa il paese è la carenza di cibo. Gli aiuti internazionali hanno attenuato i danni provocati dalle carestie, ma il livello di malnutrizione resta elevato: "Nelle aree suburbane – sottolinea  Kathi Zellweger – emergono nuove forme di povertà. In generale oltre l'80% del reddito familiare è utilizzato per acquistare cibo, ovvero per sopravvivere. Anche l'alimentazione è squilibrata, perché è molto ricca di cereali ma manca di proteine e grassi".

La Caritas collabora alla ricostruzione dell'ospedale di Ryongchon, che diverrà operativo nella primavera del 2005 e potrà disporre di 300 posti letto. Continua inoltre l'opera di assistenza agli orfanotrofi; gli aiuti sono rivolti, in particolare, ai bambini malati, denutriti e portatori di handicap che hanno trovate in queste strutture  - diffuse nelle coste orientali del paese – alloggio e sussistenza.

Per continuare le opere di volontariato intraprese la Caritas ha bisogno di 1,86 milioni di euro; finora ne ha raccolti solo la metà. Caritas Hong Kong, che opera nel paese dalla metà degli anni '90, è stata una delle prime organizzazioni non governative a promuovere dei progetti a favore della popolazione. Ad oggi ha portato aiuti e fondi per un totale di 22 milioni di euro.