Al via il processo per il massacro di Maguindanao
I giudici hanno ascoltato oggi il primo testimone della strage, dopo cinque mesi di proroghe. Principali imputati Andal Ampatuan jr e 16 ex poliziotti, considerati gli autori del massacro. Per i parenti delle vittime il processo potrebbe durare anni, mettendo in pericolo la vita degli altri testimoni.

Manila (AsiaNews/ Agenzie) – Dopo cinque mesi di proroghe, inizia oggi a Quezon City il processo contro Andal Ampatuan jr, principale imputato per il massacro di Maguindanao (Mindanao), e 16 ex poliziotti suoi complici. Durante la seduta i giudici hanno ascoltato la deposizione di Lakmudin Suliya, primo testimone della strage  avvenuta il 23 novembre scorso e costata la vita a 57 persone. Il processo doveva iniziare la settimana scorsa, ma il responsabile della corte, Jocelyn Solis-Reyes, ha accolto la richiesta di sette giorni di proroga presentata dagli avvocati della difesa, per studiare la documentazione.

E 'difficile combattere questi demoni - afferma Manette Salaysay, familiare di una delle vittime – vogliamo ottenere giustizia”.  

A nove mesi dal massacro nessuno è stato ancora condannato. A tutt’oggi sono 190 i membri del clan Ampatuan accusati di omicidio, ma solo 17 sono sotto processo.  Secondo i parenti degli uccisi, il caso potrebbe durare anni, permettendo al clan Ampatuan l’eliminazione dei vari testimoni, già iniziata il 14 giugno scorso con l’uccisione Suwaid Uphan, reo confesso killer del massacro .