Mosca condanna Testimone di Geova a 2 anni di prigione per “letteratura estremista"
La sua colpa è stata avere le pubblicazioni dei TdG, ritenute fomentatrici di disordini, anche se parlano solo di questioni religiose. La Russia vuole tenere al bando i TdG, nonostante la Corte di Giustizia Europea abbia ordinato di riconoscerli come gruppo religioso.

Mosca (AsiaNews/F18) – Alexander Kalistratov, presidente dei Testimoni di Geova di “Gorno-altaisk”, è stato condannato il 9 settembre a 2 anni di carcere perché in possesso di letteratura “estremista”.

La condanna è definitiva e Kalistratov si è ora appellato alla Corte Europea dei Diritti Umani, protestando che la condanna vuole colpire la sua fede religiosa.

Egli è stato trovato in possesso di pubblicazioni della sua fede, quali “La Torre di Guardia” e “Awake”. Infatti il Tribunale appare averlo condannato per le opinioni espresse in tali pubblicazioni, considerate “estremiste”, seppure siano di contenuto del tutto religioso. Per questo esperti locali denunciano all’agenzia Forum 18 che il tribunale lo ha condannato per il suo credo religioso.

Inoltre l’avvocato Viktor Zhenkov osserva che il tribunale ha deciso il caso in soli 3 giorni, nonostante dovesse esaminare 13 volumi di documenti. Contro la decisione sono stati presentati vari appelli, tutti respinti dal procuratore Vdobavok.

La Russia da anni perseguita questa fede. Il 9 settembre Mosca ha sfidato la decisione unanime della Corte europea dei diritti dell’uomo, che con sentenza del 10 giugno 2010 ha dichiarato illegale il bando dei Testimoni di Geova a Mosca. La Russia, invece di riammettere tale organizzazione, ha chiesto che la questione sia ridiscussa avanti alla Grande Camera della Corte, ritardando l’applicazione della sentenza e peggiorando un clima di confronto già acceso. La Corte Suprema della Federazione Russa ha adottato una sentenza, l’8 dicembre 2009, che condanna come “estremiste” le pubblicazioni dei TdGi. Nel Paese sono frequenti le violenze anche fisiche contro di loro, con aggressioni, incendi a luoghi di culto, arresti arbitrari.