Jakarta, fondamentalisti islamici contro la rassegna del cinema su gay e lesbiche
di Mathias Hariyadi
Un gruppo dell’Islamic Defender Front ha minacciato di dare fuoco a una delle sedi del festival. La giornata d'inizio è stata cancellata.

Jakarta (AsiaNews) – Una rassegna del film su gay e lesbiche rischia di essere cancellata a causa delle violente contestazioni di gruppi islamici radicali. Il festival dovrebbe andare avanti fino al 30, ma intanto John Badalu, il direttore del Q! Film Festival, ha sospeso la giornata di apertura prevista il 25 settembre. Almeno 100 membri dell’Islamic Defender Front (Fpi) hanno protestato contro le sedi che ospitano la 9° edizione della rassegna. La contestazione si è tenuta di fronte al German Goethe Institute, una delle sedi deputate per ospitare le proiezioni.

Habib Salim Alatas, un coordinatore dell’Fpi, ha dichiarato: “Questi luoghi devono essere difesi da ogni oscenità, e se non asseconderanno la nostra volontà, li farò bruciare perché promuovono dissolutezza”. Le sedi della rassegna sono il French Cultural Centre (Ccf), il Dutch Cultural Center “Erasmus Huis”, la Japan Foundation, il cineforum di Jakarta e il German Goethe Institute.

L’Fpi è un gruppo fondamentalista islamico, fondato nel 2001 da Noegroho Djajoesman – ex capo della polizia di Jakarta – e oggi presieduto da Habib Rizieq Shihab. Dalla sua fondazione, il gruppo ha portato avanti numerose lotte contro minoranze religiose. Sul suo sito, ha scritto che il festival è uno strumento per convertire la gioventù indonesiana all’omosessualità.

La commissione del Q! Film Festival ha consigliato agli appassionati e ai critici di fare attenzione a ogni possibile aggressione da parte dei fondamentalisti. La polizia vigila che le proteste dei radicali islamici avvengano in modo “educato”.