Condannato a morte Tareq Aziz, il “volto umano” di Saddam Hussein
Già ministro degli esteri e vice-premier, era usato soprattutto per i rapporti internazionali. La sentenza, appellabile, si riferisce alle sue responsabilità nella soppressione dei partiti religiosi. Già condannato a 15 anni di prigione, in seguito a un attacco di cuore è attualmente in ospedale.
Baghdad (AsiaNews) – Tareq Aziz, già ministro degli Esteri e vice-premier con Saddam Hussein è stato condannato a morte dalla Corte suprema irachena. Insieme ad Aziz sono stati condannati a morte anche l’ex ministro degli Interni Sadoun Shaker e il segretario privato di Saddam, Abed Hamoud.
 
A quanto riferito dalla televisione di Stato, la sentenza si riferisce al ruolo che Aziz ha avuto nella eliminazione dei partiti religiosi. Si trattava di gruppi politici sciiti, compreso il partito Dawa, del quale fa oggi parte il primo ministro Nouri al-Maliki.
 
Il portavoce della Corte, Mohammed Abdul Sahib, non ha specificato la data di esecuzione della sentenza che, peraltro, può essere sottoposta ad appello. In ogni caso la pena di morte va confermata dal Consiglio di presidenza dell’Iraq.
 
Aziz, 73 anni, nato vicino a Mosul, laureato in lingua e letteratura inglese, era considerato il “volto umano” del regime di Saddam, che lo usava soprattutto per i rapporti internazionali. Per otto anni ministro degli esteri al tempo della prima guerra del Golfo, era stato successivamente nominato vice primo ministro. Cristiano caldeo, ha sempre tenuto in scarsa considerazione la sua appartenenza religiosa, in favore del suo sentirsi arabo e iracheno. Nel febbraio 2003 era stato ricevuto anche da Giovanni Paolo II, negli ultimi tentativi del regime per evitare l’invasione del Paese.
 
Arresosi agli americani, era già stato condannato a 15 anni di prigione per l’esecuzione di 42 mercanti accusati di traffici illegali. Da gennaio di quest’anno, in seguito ad un attacco di cuore era stato trasferito in ospedale.