Il card. Bertone all'Ocse: basta discriminazioni contro i cristiani
Il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa discute oggi e domani il suo futuro e i suoi obiettivi. Il Segretario di stato vaticano ha denunciato situazioni di persecuzioni e disagio per 200 milioni di cristiani nel mondo. Hillary Clinton chiede la difesa della libertà di stampa.

Astana (AsiaNews/Agenzie) – Al vertice dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza (Ocse) in Europa il Segretario di stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, chiede con forza la fine delle discriminazioni contro i cristiani. “La società deve combattere con la stessa determinazione la discriminazione verso i cristiani così come fa per l'antisemitismo e l'islamofobia'' ha detto il principale collaboratore di Benedetto XVI.  “I progressi nei vari testi emanati dall'Osce dimostrano che la libertà religiosa può esistere anche in diversi sistemi sociali. Strettamente correlata alla mancanza di libertà religiosa ci sono l'intolleranza e la discriminazione a causa di motivi religiosi, ad esempio quella contro i cristiani'', ha detto.Il segretario di stato ha aggiunto: “'I cristiani sono il gruppo maggiormente perseguitato, oltre 200milioni di cristiani si trovano in situazioni di disagio”.

Il card. Bertone ha dato il via al suo intervento in assemblea con una citazione del poeta kazako Abaj Kunanbaev, condividendone il pensiero secondo cui “L’umanità ha come principio l'amore e la amicizia”. Il cardinale ha poi invitato a “Dare maggiore impulso agli sforzi per impedire il protrarsi di conflitti che, pur nella loro dimensione localizzata, rappresentano una minaccia per l'intera area Osce''. Il card. Bertone ha affrontato anche il tema della crisi economica che ha dimostrato l'importanza dei principi etici nella economia' per cui “La Santa Sede invita a introdurre politiche per la famiglia'”. Per il segretario di Stato va poi data “attenzione all'acqua che ad ogni essere umano dovrebbe essere garantita in quantità adeguata e elevata qualità ''. Un passaggio del suo discorso poi ha difeso “I diritti dei migranti e delle loro famiglie”. “La dichiarazione finale di Helsinki e l'attuazione del suo piano erano stati definiti da Giovanni Paolo II un atto di speranza per milioni di europei e non europei. Io mi auguro e chiedo a Dio altissimo che l'incontri di Astana sia un atto di speranza per la nostra e le future generazioni” ha concluso il cardinale. La dichiarazione finale di Helsinki aveva introdotto il concetto di libertà religiosa anche nei paesi dell’est Europa, durante il regime comunista, ed era servita alla Chiesa cattolica per difendere in qualche misura i diritti dei suoi fedeli dietro la Cortina di ferro.

Al vertice iniziato oggi ad Astana si discutono il futuro e gli obiettivi dell’Organizzazione. Nel suo intervento, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha affermato che “Il rispetto dei diritti umani e la libertà di stampa sono tra le priorità del mondo in un momento in cui 'la democrazia e' sotto pressione'. Non e' abbastanza che una costituzione la garantisca se, in realtà, i giornalisti sono messi sotto forte pressione se non aggrediti”. Clinton ha anche osservato che l'Osce potrà avere 'un ruolo importante “ in Afghanistan, dove la rilanciata Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione potrebbe essere impegnata per migliorare la sicurezza delle frontiere, combattere il narcotraffico e contribuire allo sviluppo delle istituzioni nazionali”.