Imam di Peshawar: "Una ricompensa per chi uccide Asia Bibi”
di Jibran Khan
Nel suo sermone Maulana Yousuf Qureshi della moschea Mohabat Khan ha affermato che se la corte d’appello giudicherà Asia Bibi innocente saranno i mujaheddin ad ucciderla. Il leader ha messo anche in guardia il governo su qualsiasi modifica alla legge sulla blasfemia.

Islamabad (AsiaNews) –  Nella preghiera del venerdì l'imam della più grande moschea di Peshawar ha offerto una ricompensa di 4.500 euro per chiunque uccida Asia Bibi. Nel suo sermone, Maulana Yousuf Qureshi ha messo in guardia il governo contro qualsiasi iniziativa di abolizione o modifica della legge sulla blasfemia. Resisteremo con forza – ha affermato il leader religioso – contro qualsiasi tentativo di abrogazione delle leggi che garantiscono protezione alla santità del profeta Maometto”.  “A chi ucciderà Asia Bibi – ha continuato – saranno dati in premio 500mila rupie dalla moschea di Mohabat Khan”. L’imam ha sottolineato che se la corte d’appello giudicherà Asia Bibi innocente, saranno i mujaheddin a ucciderla.

Secondo fonti locali Qureshi non ha molti seguaci, ma le sua minacce aumentano il clima di tensione nel Paese e rischiano di influenzare le decisioni del governo. Già nel 2006, Qureshi aveva promesso ricompense per un importo di oltre 1 milione di euro per chi avesse ucciso i vignettisti danesi rei di aver disegnato le caricature del profeta Maometto.  

Mons. Rufin Anthony, vescovo di Islamabad, afferma ad AsiaNews: “Non sono sorpreso dalle minacce dell’imam della moschea di Mohabat Khan. La linea dura di questi religiosi filo talebani ha reso il nostro Paese un allevamento per terroristi”. “Solo un leader a cui è stato fatto il lavaggio del cervello – continua - può sostenere come islamiche delle leggi che non hanno alcun fondamento nel Corano. Queste dichiarazioni servono solo per creare una cattiva fama per il Pakistan e l’islam e rendono le vite dei pakistani ancora più miserabili”. Il prelato sottolinea che il Paese deve liberarsi di queste norme e ha bisogno di un programma educativo sponsorizzato da Stato e Onu contro queste ideologie. “Asia Bibi – aggiunge mons. Rufin è innocente ed è stata accusata e condannata a morte per blasfemia solo per una banale disputa con i vicini”.   

Fonti della Commissione Giustizia e Pace affermano ad AsiaNews: "Visto che la legge sulla blasfemia, nella sua forma attuale non ha alcun fondamento nell'Islam può essere abrogata in un solo giorno. Questa norma non è stata creata dalle masse e non è stata nemmeno chiesta dal popolo”.