Consegnato il Nobel per la pace a una sedia vuota
Si è conclusa a Oslo la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento. Assente il vincitore Liu Xiaobo, autore del manifesto democratico Carta 08, condannato a 11 anni per la sua richiesta di maggior democrazia in Cina. Obama: “Merita il Premio molto più di me”.

Oslo (AsiaNews) – Un discorso del presidente della Commissione, una lettura da parte della famosa attrice Liv Ullmann e un piccolo concerto di voci bianche, violino e pianoforte. Con questi eventi, e senza il tradizionale discorso del vincitore, si è conclusa a Oslo la cerimonia di consegna del Premio Nobel per la pace 2010.

La Commissione ha premiato una sedia vuota al posto del dissidente cinese Liu Xiaobo, autore del manifesto democratico Carta 08 condannato a 11 anni di galera per la sua richiesta di maggior democrazia in Cina. Presenti alla premiazione il dissidente Yang Jianli, indicato dalla moglie del vincitore come “rappresentante” della coppia; la leader del movimento uighuro Rebiya Kadeer; il ministro tibetano degli Esteri in esilio e diverse altre personalità della dissidenza cinese.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha inviato un messaggio alla cerimonia: “Liu Xiaobo merita il Nobel della pace molto più di me. Ammiro i grandi sforzi fatti da Pechino per far uscire i propri cittadini dalla povertà, ma anche i diritti umani sono un tema importante. Sono dispiaciuto che Liu Xiaobo e sua moglie non abbiano avuto la possibilità di partecipare alla cerimonia del Nobel, alla quale io e Michelle abbiamo preso parte lo scorso anno. Liu ci ricorda che la dignità umana dipende anche dai progressi in democrazia, la società aperta e lo Stato di diritto. I valori di Liu sono universali, la sua lotta è pacifica, e deve essere scarcerato appena possibile”.

Il presidente del comitato Nobel, Thosbjorn Jagland, aveva fatto sapere che - a causa della mancata presenza di Liu o di un suo familiare - non ci sarebbe stata la consegna formale del premio e dell’assegno da 1,5 milioni di dollari e che quindi “sarebbe stata premiata la sedia vuota”. E proprio l’espressione “sedia vuota”, insieme alla parola “Oslo”, è stata vietata sui siti internet cinesi dopo che i blogger locali hanno iniziato a mettere in rete foto di sedie vuote, con evidente riferimento a Liu Xiaobo.

Continuano inoltre gli arresti contro gli amici del Nobel. Il regime di Pechino ha messo sotto stretta sorveglianza la casa di Liu Xia, moglie di Xiaobo, e le abitazioni di altri dissidenti per evitare qualsiasi contatto con la stampa estera. Secondo il Chinese Human Rights Defenders, l’attivista e amico del premio Nobel, Zhang Zuhua, gli avvocati democratici Li Fangping e Teng Biao, il giornalista Gao Yu e altre decine di personaggi “pericolosi” sono stati costretti a lasciare la capitale e vengono sorvegliati a vista.

Tuttavia, nonostante il ferreo controllo delle autorità, oltre cento persone hanno manifestato davanti alla sede delle Nazioni Unite a Pechino in occasione della giornata mondiale dedicata ai diritti dell’uomo e a poche ore dalla consegna del Nobel della pace. Lo ha riferito una fonte dell’Onu: “C’era un nutrito gruppo di persone davanti alla nostra sede. Erano molti di più rispetto agli anni passati, in occasione della giornata mondiale dei diritti dell’uomo”. Sul posto sono intervenuti diversi veicoli della polizia cinese.