Arcivescovo di Manila: "Preghiera e azione per le vittime dei tifoni"
di Sonny Evangelista
A Infanta muore un sacerdote nel tentativo di soccorrere persone colpite dalle inondazioni.

Manila (AsiaNews) – "Preghiera e azione": è questo l'appello di mons. Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila, in favore delle vittime dei tifoni che hanno flagellato negli ultimi giorni il nordest delle Filippine, causando oltre 1000 morti e dispersi. In una lettera circolare inviata a tutti i preti della zona metropolitana di Manila, l'arcivescovo chiede che venga predisposto un piano per le persone colpite dalle inondazioni. In particolare mons. Rosales chiede che venga rivolta un'attenzione specifica ai poveri della capitale, lambita giovedì notte dai tifoni che hanno fatto evacuare molte famiglie dalla zona di Manila Bay. "Invitate i vostri fedeli a pregare Maria, Madre Immacolata, affinchè risparmi il nostro paese dai disastri" scrive mons. Rosales nel suo messaggio, invitando poi i sacerdoti a chiedere ai loro parrocchiani di "condividere tutto quello che hanno con le persone colpite dalle inondazioni" e di inviare materiale e cibo alla Caritas locale.

Yoyong, l'ultimo dei 4 tifoni che hanno colpito l'isola settentrionale di Luzon, sta ora lentamente lasciando le coste filippine. A causa delle violente piogge e del forte vento molte città sono state isolate per alcuni giorni. Tra queste Infanta, vicino a Quezon, che solo ieri è stata raggiunta da elicotteri dell'esercito che hanno portato soccorsi agli abitanti. Proprio a Infanta lunedì è morto un sacerdote, padre Charlito Colendres, cancellerie della prelatura territoriale di Infanta, mentre stava cercando di salvare altre persone che rischiavano di affogare. Il sacerdote aveva assicurato una corda a un albero e l'aveva lanciata verso alcune persone in difficoltà. Ma l'acqua ha travolto anche lui facendolo annegare: lo ha riferito al quotidiano Philippine Daily Inquirer il diacono Mario von Loon, responsabile comunicazione della prelatura. "Il sacrificio di padre Colendres è l'emblema della vita di questo prete che ha consacrato la sua vita a servire e costruire una Chiesa dei poveri" ha sottolineato Von Loon.

Da parte sua mons. Ramon Arguelles, vescovo di Lipa, sta cercando di comunicare speranza e fiducia con brevi sms ai suoi sacerdoti e fedeli: "Dio è buono" scrive il vescovo con il suo cellulare. "Egli ascolta le nostre preghiere. La nostra eucaristia e il rosario devono essere offerti per le vittime dei disastri, per la pace e la prosperità di tutto il nostro paese".