In funzione il primo oleodotto dalla Russia alla Cina
Le autorità dei 2 Paesi salutano l’evento come “un nuovo inizio” nella loro collaborazione per l’energia. L’oleodotto porterà ogni giorno 300mila barili di greggio dalla Siberia alle raffinerie di Daqing. Mosca vuole aumentare le esportazioni verso Oriente.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – E’ stato inaugurato il 1° gennaio il primo oleodotto dai giacimenti della Siberia in Russia alle raffinerie della nordorientale città cinese di Daqing, che si prevede trasporti circa 300mila barili di greggio al giorno per i prossimi 20 anni.

Il trasporto di greggio tra il maggior produttore e il maggior consumatore mondiale è avvenuto finora per ferrovia. L’oleodotto è costato 25 miliardi di dollari ed è stato in  parte finanziato con prestiti della Cina, in cambio della fornitura di greggio per 20 anni. Ora ne è in costruzione un altro tratto, che per il 2014 gli farà raggiungere una lunghezza di circa 4.700 chilometri.

Yao Wei, direttore generale della PetroChina per il settore oleodotti, ha salutato l’inaugurazione come “l’inizio di una nuova fase della cooperazione tra Russia e Cina nell’energia” (cfr. AsiaNews, 27.10.2008, Il greggio siberiano andrà in Cina; 23.5.2008, Medvedev a Pechino per il primo viaggio all’estero; 26.3.2007, Hu a Mosca per rinsaldare i rapporti politici ed economici; 26.2.2007, Armi e petrolio: cresce l'asse Mosca-Pechino, tenendo fuori gli Usa).

Anche la Russia ha salutato l’oleodotto come la possibilità di diversificare le proprie esportazioni (cfr AsiaNews 27.9.2010, Medvedev in Cina: energia e cooperazione economica al primo posto). Finora i 50mila chilometri di oleodotti russi sono stati concentrati soprattutto nella Siberia Occidentale, per dirigersi verso l’Europa.

Nell’ottobre 2009 la leader russa Gazprom ha concordato di fornire alla cinese China National Petroleum Company 70 miliardi di metri cubi di gas ogni anno.