Ganasiri Koththigoda, presidente dello Sri Lanka Working Journalists’ Association (Slwja), ha spiegato ad AsiaNews che il mese di gennaio è molto significativo nella storia della repressione dei media. Perché “il 6 gennaio del 2009, lo studio televisivo Sirasa è stato distrutto. Due giorni dopo, l’8 gennaio, il direttore del quotidiano Sunday Leader Lasantha Wickramatunga è stato brutalmente ucciso. Ancora, il giornalista politico Prageeth Eknaligoda è scomparso il 24 gennaio 2010”.
Alla manifestazione era presente anche il politico dell’opposizione Wickramabahu Senevirathna, che ha dichiarato: “Il presidente Mahinda Rajapaksa assicura che in Sri Lanka c’è libertà d’espressione e di protesta. Ma Lasantha venne ucciso in pieno giorno, e in due anni nessuno è mai stato preso come suo possibile assassino. Questo dimostra che lo Stato protegge i colpevoli. Dobbiamo batterci contro il terrorismo di Stato. Le cose – conclude il politico – sono ben peggiori nelle aree tamil. Infatti, Lasantha è stato ucciso perché parlava della guerra contro i tamil”.