Bogor, estremisti manifestano contro l’apertura della Yasmin Church in West Java
di Mathias Hariyadi
Lo scorso 14 gennaio la Corte suprema ha emesso la sentenza e dà il diritto ai cristiani di utilizzare il terreno per celebrare le funzioni religiose. La costruzione della chiesa protestante è stata bloccata nel 2008 dalle autorità islamiche locali. Critiche all’amministrazione locale, che non ha ancora diffuso il provvedimento, consentendo agli estremisti islamici di presidiare il sito.
 Jakarta (AsiaNews) – Gruppi estremisti islamici continuano a ostacolare a Bogor (West Java) l’apertura della chiesa protestante Taman Yasmin con minacce e manifestazioni, contro pretese conversioni forzate. E ciò  nonostante la sentenza della Corte suprema che lo scorso 14 gennaio ha riconosciuto ai cristiani il diritto di celebrare messa nell’edificio.  A tutt’oggi la chiesa è ancora chiusa e le autorità locali non hanno ancora cancellato il divieto di accesso al sito.  

"Abbiamo preparato due lettere ufficiali di protesta da presentare alle autorità locali – afferma ad AsiaNews uno dei responsabili della comunità  – Vogliamo che amministrazione pubblica e leader islamici diffondano nei media  la sentenza della Corte suprema, perché nessuno possa più bloccare le nostre attività dicendo che rappresenta la legge”.

Nel febbraio 2008 le autorità locali su richiesta della Bogor Islamic Community Association (Fui) hanno bloccato la costruzione della chiesa di Taman Jasmin, sostenendo che la comunità cristiana non disponeva delle autorizzazioni necessarie per utilizzare il sito come luogo di culto. Dopo due anni di battaglie legali, il 9 dicembre scorso la Corte suprema ha rilasciato un documento che consente ai cristiani l’uso dell’edificio per le funzioni religiose. Tuttavia gli estremisti si sono opposti alla sentenza. La Fui accusa i cristiani di conversioni forzate e in questi giorni ha fatto circolare una lettera che invita tutti gli islamici di Bogor a riunirsi presso la chiesa protestante per bloccare la messa domenicale. A tutt’oggi l’amministrazione locale di Bogor non è mai intervenuta per far rispettare la sentenza.

Uno dei responsabili della comunità, anonimo per motivi di sicurezza, afferma che i cristiani “Non vogliono più sentire menzogne da parte del governo" e sottolinea che è ansioso di sapere se c’è o meno Indonesia un’autorità in grado di far rispettare la legge.

In questi giorni l’autorità del presidente Yudhoyono è stata messa a dura prova dalle dichiarazioni dei gruppi interreligiosi che lo accusano di aver nascosto i continui casi di intolleranza religiosa da parte degli estremisti islamici. Per difendersi, lo scorso 18 gennaio il presidente ha invitato i leader a discutere il problema insieme ai suoi ministri.