Dall'Europa Pechino vuole armi e commerci

Il bando alla vendita di armi e l'intensificazione dei rapporti commerciali saranno i temi salienti del vertice UE – Cina in programma domani a l'Aja. Ieri Italia e Cina hanno proclamato il 2006 come "Anno dell'Italia in Cina".


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La cancellazione dell'embargo alla vendita di armi alla Cina e una crescita ulteriore dei rapporti commerciali: sono questi i temi principali del vertice annuale fra Unione Europea e Cina, in programma domani in Olanda, ma alcuni Paesi europei chiedono all'Unione che si prema per un maggiore rispetto dei diritti umani.

Le due delegazioni hanno elaborato un testo, che verrà pubblicato al termine dell'incontro, in cui si parla di "aperture" nella vendita di armi alla Cina. La questione resta al momento irrisolta, ma gli scenari potrebbero cambiare nel breve termine.

Nel documento elaborato dalle due delegazioni si afferma che "L'Unione Europea sta considerando la revoca sull'embargo delle armi alla Cina", adottato nel 1989 in risposta alla sanguinosa repressione di piazza Tiananmen, ma le posizioni in seno all'Europa sono diverse: Francia, Germania e Italia sono i Paesi che spingono per la cancellazione dell'embargo, mentre la Gran Bretagna e i Paesi del nord Europa (Danimarca e Finlandia) chiedono di mantenere l'embargo e premono per un maggiore rispetto dei diritti umani.

"Per quanto concerne il controllo delle armi" afferma Zhang Yesui, vice-ministro cinese degli esteri, "gli interessi della Cina e dell'Unione Europea sono comuni. Un documento unitario sulla questione è di cruciale importanza".

Durante il summit fra UE – Cina si parlerà anche dei rapporti commerciali: oggi la Cina è il secondo partner commerciale dell'Europa dopo gli Stati Uniti, ma molti scambi funzionano solo a senso unico. Il premier Wen Jiabao si augura che i rapporti commerciali possano crescere: nei giorni scorsi la Cina ha siglato diversi accordi con Germania e Italia nel corso di vertici separati a Pechino. La delegazione tedesca e quella cinese hanno firmato un accordo pari a 1,3 miliardi di dollari per l'acquisto di 23 airbus da parte della compagni aerea di Stato Air China.

Il presidente cinese Hu Jintao e il capo dello Stato italiano Carlo Azeglio Ciampi hanno sancito 8 diversi accordi commerciali che prevedono: il via libera di esportazioni dei salumi italiani in Cina; la proclamazione del 2006 come "Anno dell'Italia in Cina"; collaborazione fra il comitato olimpico italiano e il corrispettivo cinese nella preparazione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e di quelle estive in programma a Pechino nel 2008. E' la prima volta che la Cina riconosce un comitato olimpico straniero in un'ottica di cooperazione e di scambio.

L'Italia ha inoltre ottenuto il sostegno della Cina nella riforma Onu: il governo di Pechino si impegna a promuovere il ruolo dell'Italia nella comunità internazionale, evitandone la marginalizzazione, mentre sulla diatriba di Taiwan il governo italiano ha ribadito la politica "di una sola Cina".