Compleanno di Kim: grandi feste, ma quest'anno niente cibo alla popolazione
di Joseph Yun Li-sun
A Pyongyang sono stati organizzati eventi di ogni tipo - dall’esposizione delle “kimjongilie”, begonie create in suo onore, alle recite teatrali dei bambini - ma per la prima volta da più di un decennio non sono state distribuite razioni alimentari gratuite alla popolazione. La mancanza di questo gesto sottolinea la grave crisi economica che colpisce il Paese.
Seoul (AsiaNews) - Con grandi adunate ed eventi sportivi collettivi, la Corea del Nord ha festeggiato questa notte (ora italiana) il 69mo compleanno del “Caro Leader” Kim Jong-il. Nella capitale sono stati organizzati eventi di ogni tipo - dall’esposizione delle “kimjongilie”, begonie create in suo onore, alle recite teatrali dei bambini - ma per la prima volta da più di un decennio non sono state distribuite razioni alimentari gratuite alla popolazione. La mancanza di questo gesto sottolinea la grave crisi economica che colpisce il Paese.

La propaganda del regime comunista ha alimentato da sempre la leggenda che Kim sia nato sul Paektu, un monte sacro per i coreani, anche se in realtà è venuto alla luce in un villaggio sovietico mentre il padre Kim Il-sung aspettava l’investitura ufficiale a leader del Nord comunista. In questo modo si è tramandata la leggenda di una ascendenza “semi-divina” del leader, che ha aiutato il regime a rimanere al potere.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency “come ogni anno dagli aerei sono stati lanciati dolci, regali e biscotti su otto isole del Mar Giallo”. Tuttavia il quotidiano on line The Daily NK, che ha sede a Seoul e ospita gli interventi di alcuni esuli del regime, ha sottolineato come “quest’anno non ci siano state le abituali distribuzioni di cibo. Di solito, le autorità nordcoreane distribuiscono 10 giorni di razioni di riso o granoturco, nei tre giorni che precedono il compleanno di Kim: ma fino a ieri nelle province non è stato consegnato alcun prodotto alimentare”.

Mentre la popolazione soffre la fame, l’erede designato al trono di Pyongyang si è recato a Singapore per assistere a un concerto di Eric Clapton, di cui è grande ammiratore. Fonti dell’intelligence sudcoreana lo hanno individuato in pantaloni neri e t-shirt,  scortato da una ventina di guardie, ad applaudire la performance del cantante.

Proprio la questione dell’investitura e del passaggio di poteri fra padre e figlio è stata nei giorni scorsi agitata da un’ennesima notizia: Pechino avrebbe infatti approvato la scelta del ragazzo, “benedicendo” la terza generazione di Kim al potere in Corea del Nord. Meng Jianzhu, consigliere di Stato e ministro della Pubblica sicurezza cinese, si è infatti “vivamente congratulato” con Kim Jong-il per la rielezione a segretario generale del partito dei Lavoratori e con il delfino per la nomina dello scorso anno a vice-presidente della Commissione militare centrale.

Inoltre Meng ha detto di “salutare la soluzione positiva del problema della successione alla rivoluzione coreana”. La frase è stata letta anche come una sorta di via libera alla visita che secondo i servizi di intelligence del Sud l’erede, di appena 28-29 anni, dovrebbe fare da solo a Pechino, probabilmente nella seconda metà di febbraio. Le valutazioni di Meng, in visita ufficiale a Pyongyang dove ha siglato un’intesa di cooperazione sulla sicurezza, sono state riportate con enfasi dall’agenzia ufficiale Kcna.