Rivoluzione dei Gelsomini, cresce il potere dei Fratelli musulmani
Fonti di AsiaNews vedono la mano degli estremisti islamici negli assalti lanciati in questi giorni contro caserme di polizia e uffici dei servizi segreti. Essi avrebbero bruciato documenti e fascicoli relativi alle loro attività e pilotato parte dell’informazione. Secondo altre fonti, gli estremisti restano una minoranza e fra la popolazione è alto l’interesse per il futuro del Paese. Preoccupa la totale mancanza di sicurezza.
Il Cairo (AsiaNews) – “I Fratelli musulmani stanno prendendo tutti i frutti della rivoluzione dei gelsomini, che invece era iniziata come una manifestazione genuina di tutti gli egiziani, cristiani e musulmani”. E’ quanto afferma una fonte di AsiaNews, anonima per motivi di sicurezza. La fonte sottolinea che  gruppi estremisti legati ai Fratelli musulmani hanno assaltato e bruciato tutti i centri di polizia e gli uffici dei servizi segreti, per distruggere le cartelle informative sulle loro attività. Ciò contraddice la versione data in questi giorni dai media internazionali, secondo cui i manifestanti avrebbero assaltato caserme e uffici per fermare la distruzione di documenti relativi a torture e persecuzioni dei dissidenti avvenuti durante il regime di Mubarak.

Secondo la fonte, la totale assenza di forze di sicurezza mette a rischio la vita di molti cristiani, come dimostra il recente assalto contro la comunità copta del villaggio di Soul, dove i musulmani hanno bruciato una chiesa e costretto alla fuga migliaia di persone.  

“L’occidente – afferma – deve mantenere l’attenzione sull’Egitto. L’intervento attivo di Europa e comunità internazionale, ad esempio nel riconoscere o meno un governo, potrà orientare in modo positivo i frutti della rivoluzione dei gelsomini”.   

Anche altre fonti ammettono che il futuro della rivoluzione è incerto. “Il Paese – dicono – resta immerso nel caos”, ma la vita è ripresa al Cairo e nelle principali città egiziane; scuole e uffici hanno ripreso la loro attività. Il problema più cocente è che “non vi è sicurezza e non si sa dove andrà il Paese”. In questa situazione "i Fratelli musulmani, molto organizzati, potrebbero sfruttare il clima di incertezza  per prendere il potere. Ma essi sono una minoranza e i giovani sono tuttora molto attivi nella società e desiderosi di trasformare il Paese in modo democratico".  (S.C.)