Peshawar, kamikaze colpisce una caserma dell’esercito, sei morti e 20 feriti
Un furgone era imbottito con oltre 200 kg di esplosivo. L’edificio a tre piani raso al suolo: distava 150 metri dal consolato Usa. È il quarto attentato dalla morte di Osama Bin Laden. Portavoce talebano: “aumenteremo gli attacchi” per vendicarne il “martirio”.
Peshawar (AsiaNews/Agenzie) – È di almeno sei morti e oltre 20 feriti il bilancio di un nuovo attacco dei talebani a una caserma della polizia pakistana. Questa mattina a Peshawar, nel nord-ovest del Paese, un attentatore suicida a bordo di una vettura imbottita di esplosivo – si parla di almeno 200/250 kg – si è schiantato contro un edificio a tre piani, radendolo al suolo. I talebani pakistani hanno rivendicato il gesto, annunciando ulteriori stragi in risposta all’uccisione di Osama Bin Laden.  
 
Dalla morte del leader di Al Qaeda, avvenuta il 2 maggio scorso ad Abbotabad, 60 km a nord di Islamabad, gli estremisti islamici hanno colpito quattro volte postazioni dell’esercito o della polizia pakistane. Il 13 maggio un doppio attentato contro un centro dell’esercito ha causato circa 90 morti, compresi diversi civili. Ehsanullah Ehsan, portavoce dei talebani, ha affermato che “aumenteremo questo tipo di attacchi per vendicare il martirio di Osama Bin Laden”.
 
L’attentato di oggi ha preso di mira una caserma della polizia, in una zona altamente militarizzata di Peshawar. La cittadina nel nord-ovest è considerata la porta di accesso alle zone tribali di confine con l’Afghanistan, roccaforte dei talebani e culla delle milizie estremiste. L’edificio a tre piani è andato distrutto: esso distava circa 150 metri dal consolato statunitense. Il funzionario di polizia Mohammad Ijaz ha parlato di “una grande deflagrazione” causata dallo schianto di un piccolo autocarro, imbottito con 250 kg di esplosivo.
 
Intanto emergono ulteriori particolari sul raid compiuto dalle milizie fondamentaliste contro una base dell’esercito pakistano a Karachi, il 23 maggio scorso, in cui sono morte 11 persone (cfr. AsiaNews, 23/05/11 Karachi: talebani pakistani attaccano una base militare, 11 morti). Dalle indagini è emerso che gli assalitori sarebbero stati aiutati da un complice interno alla caserma. Un ufficiale ha aggiunto che i membri del commando “sembravano stranieri”, forse ceceni o uzbeki. E il loro piano era semplice e lineare: uccidere ed essere uccisi.