Karnataka: la polizia arresta con false accuse un pastore pentecostale
di Nirmala Carvalho
L’episodio è avvenuto a Bangalore il 5 giugno. I radicali indù scendono in campo contro la legge voluta dal governo per frenare le violenze interreligiose. Il presidente del Global Council of Indian Christians: “Siamo trattati come cittadini di seconda classe”.

Bhubaneswar (AsiaNews) – Il presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), Sjan K George ha condannato con forza i tentativi compiuti dal movimento radicale indù Bajrang Dal di bloccare il percorso della Legge per prevenire e la violenza interreligiosa. Il coordinatore nazionale del Bajrang Dal, Subhash Chouan, ha definito la legge “draconiana” e ha annunciato che la sua organizzazione lancerà una campagna nazionale per impedire che la legge sia approvata dal Parlamento. Chouan ha dichiarato che la legge è imposta dall’estero, e in particolare dagli Stati Uniti. “Questa legge è stata approvata dal Consiglio nazionale consultivo guidato da Sonia Gandhi al comando di potenze straniere, senza dubbio. Sembra che sia parte di una cospirazione internazionale che ha per bersaglio la società indù, le sue organizzazioni e i suoi leader”, ha detto Chouan.

Il leader del Bajrang ha accusato la legge di interferire nei meccanismi del governo degli Stati e quindi di attaccare la politica federale del Paese. “Se il dipendente di una particolare organizzazione è accusato di violenza interreligiosa, il responsabile dell’organizzazione sarà ritenuto responsabile. Questa legge permetterà di punire i leader, anche se non hanno colpe”. E ha aggiunto che grazie a questa legge il Governo centrale potrà punire i Primi ministri degli Stati per errori commessi dai loro sottoposti.

Il presidente del Gcic, Sajan K George ha dichiarato ad AsiaNews: “Elementi dell’Hindutva, di estrema destra, continuano impunemente a fare quello che vogliono alle minoranze in varie parti del Paese. Il 5 giugno la polizia del Karnataka ha fatto irruzione in una chiesa domestica pentecostale, durante la celebrazione domenicale, in seguito a false accuse di conversioni forzate rivolte contro il pastore Manjunath Venketappa Naik a Doddama Layout, a Bangalore. Per circa quattro ore la polizia ha trattenuto non solo il pastore, ma anche sua moglie, tre figli minori e sei altri credenti. Solo dopo un intervento dei legali del Gcic sono stati rilasciati senza che fosse sporta denuncia”.

Sajan K George si è detto non sorpreso dalle critiche rivolte dal Bajrang Dal a un rapporto della Commissione degli Stati uniti sulla libertà religiosa. “Il rapporto elenca costanti e precisi attacchi ai cristiani del Karnataka dal 2007; così come in parecchi anni passati attacchi ai musulmani e ad altre minoranze in Gujarat, oltre ai disordini contro i sikh del 1984, e parla della necessità di assicurare giustizia alle vittime. Il rapporto mette in luce anche le leggi anti-conversione in cinque Stati indiani. Queste leggi, a parte il fatto di essere draconiane, sono chiaramente in violazione della libertà di religione e di espressione. Le minoranze non godono dello stesso status delle comunità maggioritarie. Sfortunatamente siamo trattati spesso come cittadini di seconda classe”.