Kalpitiya: ancora a rischio la vita dei pescatori per un mega progetto turistico
di Melani Manel Perera
Il progetto turistico prevede la costruzione di un enorme resort: 17 hotel, per un totale di 5mila stanze e 10mila posti letto. La gente non conosce a fondo il progetto e le sue conseguenze, l’accesso al mare è vietato e l’ecosistema rischia di essere distrutto. Riaprono i traghetti tra India e Sri Lanka.
Colombo (AsiaNews) – Il mega progetto turistico che interessa le isole nordoccidentali di Kalpitiya (distretto di Puttalam) è importante per l’economia dello Sri Lanka, ma non deve costare la vita dei pescatori della zona, né distruggere l’ecosistema. È quanto emerge dal resoconto di un gruppo di attivisti stranieri per i diritti umani, che il 4 e il 5 giugno ha visitato l’area. Il sopralluogo è stato poi discusso in un seminario organizzato dalla Fimarc (Federazione Internazionale Movimenti Adulti Rurali Cattolici), dal titolo “Minacce dello sviluppo per le comunità locali nell’accesso alla terra e alle risorse naturali”. Il piano legato alla zona di Kalpitiya rientra in un più ampio progetto governativo di sviluppo economico, per reagire all’impasse economica nata dopo il trentennale conflitto etnico.

Tra i delegati – due della Sudcorea, uno dalla Thailandia e uno delle Filippine – anche il bengalese Philip Biswas, fondatore, direttore esecutivo e coordinatore asiatico per la Rural Reconstruction Foundation (Rrf) della Fimarc. Biswas riconosce nel turismo una grande fonte di guadagno, ma avverte: “Il governo deve fare attenzione alle conseguenze del lungo periodo. Uno sviluppo affrettato genera degrado ambientale e riduzione delle risorse marine, a causa dell’inquinamento; traffico di stupefacenti; turismo sessuale; diffusione del virus Hiv/Aids e altre malattie”.

Dal sopralluogo emerge che il governo ha preso ogni decisione senza consultare i residenti. La marina srilankese ha già recintato molte spiagge, impedendo ai pescatori di accedere al mare: un danno grave alla vita delle famiglie di Kalpitiya, la cui sussistenza si basa per lo più sulla pesca.

Come parte di un mega progetto turistico su scala nazionale, il Ceylon Tourist Board ha scelto 14 isole di Kalpitiya come sito per il Kalpitiya Dutch Bay Resort, lanciato nel 2008. Secondo il progetto, l’intero complesso prevede la costruzione di 17 hotel, per un totale di 5mila stanze e 10mila posti letto.

Sempre nell’ottica di rendere l’isola una “Meraviglia dell’Asia” (così l’ha definita il presidente Mahinda Rajapaksa), riaprono i traghetti tra l’India e lo Sri Lanka. Ieri sera la Scotia Prince (della compagnia indiana Flemingo) ha lasciato il porto di Tuticorin (Tamil Nadu, India) per raggiungere Colombo. Dopo questo viaggio inaugurale, ci saranno due passaggi a settimana. La Ceylon Shipping Corporation, dello Sri Lanka, fornirà un’altra imbarcazione. Le comunicazioni via mare tra i due Paesi si erano interrotte 30 anni fa, a causa della guerra civile srilankese. L’iniziativa crea un collegamento tra i due Paesi, più economico rispetto all’aereo. Tuttavia, si teme che l’iniziativa possa risentire dei cattivi rapporti tra lo Sri Lanka e il Tamil Nadu, lo Stato indiano più vicino.